Domanda:
Cosa ne pensate dei ristoranti cinesi?
testicolo
2007-11-14 00:48:31 UTC
Mangereste in un posto così?
http://www.repubblica.it/2006/05/gallerie/esteri/toilette-restaurant/1.html

Io vorrei boicottarli tutti i ristoranti cinesi in Italia per la loro poca pulizia, la loro igiene....
Se la pensate come me mettete una stellinaaaaaa
31 risposte:
2007-11-14 00:53:30 UTC
Sottoscrivo in pieno, non ci vado più da mooolti anni
Susanna G
2007-11-14 11:56:38 UTC
mi piacciono da morire ma spesso anch'io mi son posta il problema ma sai comne si è oraganizzato il ristorante cinese che frequento?nel menù..in ultima pagina mette sempre la fotocopia del esito delle ispezioni che l'Asl e i Nas rilasciano periodicamente dopo i controlli,sono sempre aggoirnate e sempre regolari,sia come pulizia dei locali sia come metodi di conservazione delle materie prime.Ciao
fatatati69
2007-11-14 08:56:29 UTC
Io so di alcuni ristoranti italianissimi che sono stati chiusi dai RAS...e al ristorante cinese dove vado io,ci potresti mangiare davvero,nei gabinetti,talmente son puliti..!!Quindi non generalizzare...non ti piace la cucina cinese,e basta!
2007-11-14 08:53:26 UTC
Mai fare di tutta l'erba un fascio...
deb
2007-11-14 08:52:51 UTC
io vado spesso a mangiare sia cinese che giapponese...e li adoro tutte e due....no non li boicotterei...al massimo manderei l'asl per la pulizia!!!!

ciaoooooooooooooooooooooooo
?
2007-11-14 13:03:56 UTC
Guarda queste generalizzazioni sono davvero fuori luogo.



Io ho lavorato come cuoca in un paio di locali italianissimi e in uno di questi non puoi capire che schifezze ho visto fare. Adesso faccio la consulente igienico sanitaria per dei ristoranti, quindi faccio controlli su controlli in locali che sono esclusivamente italiani. Beh ti assicuro che anche i ristoratori nostri connazionali non è che siano proprio rispettosi al massimo delle norme igieniche.



Poi le foto che hai messo sono un altro discorso, trovo il locale di cattivo gusto, io non ci andrei mai ma non per un fatto di pulizia.





Ah tra l'altro, guarda che i ristoranti cinesi vengono controllati dalla asl e dai nas come tutti gli altri ristoranti. Se ne viene trovato uno non a norma non ci mettono nient a farlo chiudere.

Nella mia città non è mai successo che un cinese chiudesse, di ristoranti italiani si e anche spesso.
?
2007-11-14 11:19:45 UTC
ci sono anche italiani sudicioni che hanno locali...non si può generalizzare
bardeldisco
2007-11-14 11:04:53 UTC
ma allora non ci andare!!comunque a me piace e non pensare sia tanto piu zozzo degli altri...
Belinda B
2007-11-14 08:53:20 UTC
non sono mica tuttti cosi....
chiaracri
2007-11-14 10:26:48 UTC
a parte che non sono tutti cosi sporchi...anche tra i ristoranti italiani ce ne sono di poco puliti...a me il cinese piace tantissimo.e al massimo meglio pensare che sono tutti anticorpi in piu!per ora non sono ancora morta mi risulta!
->ℓυℓυ<-
2007-11-14 09:10:48 UTC
ci sono i ristoranti puliti,e quelli sporchi.....

e in certi posti non ci vuole molto a vedere che non sono nel pieno dell'igiene...e quindi in questi non ci vado!

ma il cibo cinese mi piace!!ci vado anche abbastanza spesso...ho i posti dove mi trovo meglio...e si mangia proprio bene...

consiglio....mangiate gli spaghetti di soia,al pesce,nella pentola di terracotta!!!che buoni!!

:)
2007-11-14 08:56:10 UTC
non è il massimo x mangiare... xò è originale!!!!!



io ho un ristorante cinese vicino a casa e conosco la tipa,proprietaria, e posso assicurarti che non sono sporchi....

è tutto molto igìenico....



non so negli altri ristoranti....
2007-11-14 08:53:43 UTC
nooooooooooo voglio la cucina mediterranea non la cambierei per niente al mondo.
fratt0la
2007-11-18 16:09:45 UTC
Io mangio spesso al cinese...poi ci sono anche ristoranti italiani sporchi.
Gabriele Uomo Gatto Sbattella
2007-11-17 17:57:35 UTC
Vicino a dove abito (Civitanova Marche) c'è un ristorante cinese di nome "Pechino" che è aperto dal 1987. Questo locale è rinomato nella nostra zona non solo per la cordialità del titolare e del personale che ci lavora, ma anche per la sua estrema pulizia. Io e la mia ragazza ci andiamo e ci troviamo benissimo.

Se un ristorante etnico è aperto da 20 anni e continua ad avere successo, ci sarà un motivo non trovate ????

Per quelli che dicono che i ristoranti cinesi sono sporchi, rispondo che diversi ristoranti italiani all'estero non sono proprio il massimo della pulizia.
marta b
2007-11-14 18:29:01 UTC
No, in quel posto lì no: non mi piace l'idea di mangiare in un water, seduta su un water e forse anche quello che c'è nel water. Quanto ai ristoranti cinesi in genere, ben pochi se ne salvano quanto a pulizia e qualità dei piatti:la cosa che mi urta di più è che esci che puzzi di fritto e questo mi da l'idea che usino lo stesso olio di semi (oltretutto) per almeno una settimana. Non farei paragoni tra ristoranti cinesi e giapponesi, questi ultimi sono tutt'altra cosa rispetto ai primi: già la diversità dei costi la dice lunga sulla qualità dei cibi e degli ingredienti usati.
Alluccia88
2007-11-14 14:58:05 UTC
io qualke volta ci sn stata al cinese ma di certo nn lo mangierei tutti i giorni....cmq è vero molte volte all interno di questi ristoranti la pulizia nn è al massimo e le cucine è meglio nn vederle...cmq nella mia citta c'è un ristorante cinese mlt pulito...e se devo mangiare cinese vado li..
topo
2007-11-14 10:45:39 UTC
Gurda io prima ci andavo ogni tanto, ma da quando lavoro a stretto contatto con i cinesi mi è passata la voglia perche la stragrande maggioranza di loro sono sudici!Poi se non vai a cena con un cinese di danno gli scarti, lo so perche ho una amica cinese ma che non ha niente a che fare con loro!Un ultima cosa, dove abito io li hanno chiusi parecchi e addirittura la finanzia a trovato il proprietario di un ristorante a cacciare quei topi grandi quanto un cane di piccola taglia.

Che schifoooooooo...
2014-11-15 02:27:14 UTC
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2014-11-12 04:09:18 UTC
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Parlo anche per esperienza personale !
tarkan
2007-11-21 22:04:46 UTC
Mmm... la cucina cinese è una delle migliori cucine al mondo, ricca di sapori originali e interessanti. Purtroppo come dieta è abbastanza pesantuccia! Cmq in merito ai risto cinesi non mi pronuncio: se in alcuni le norme igieniche lasciano a desiderare la colpa non è di tutti i ristoranti, ma del gestore specifico in quel ristorante specifico. La colpa è anche dei pochi controlli che fanno le asl! Se i controlli fossero più frequenti e più rigidi i ristoratori si adeguerebbero meglio alle norme igieniche. E cmq sottolineo che i giornalisti parlano delle carenze igieniche dei ristoranti cinesi xké fa notizia. Ma non parlano mai della chiusura dei ristoranti italiani. Come mai? Sono tutti perfettamente in regola? Non ne hanno mai chiuso nessuno? Non credo proprio... Chissà su dieci ristoranti cinesi quanti sono i ristoranti italiani, le trattorie e le pizzerie che meriterebbero di chiudere???
2007-11-19 16:48:05 UTC
forse x la pulizia....ma il cinese è veramente ottimo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
2007-11-17 23:24:06 UTC
a me piace molto la loro cucina...

peccato pecchino in pulizia.....

:(

nella mia città è stato chiuso uno per questo motivo....è stato sequestrato tutto..... uffa....
tjtti1987
2007-11-16 20:55:39 UTC
Dai, non sono tutti skifosi....
strega86
2007-11-16 18:56:11 UTC
beh penso sia un'idea cpme un'altra per fare soldi perche' e' diverso

c'e' di peggio a Roma ci sono i ristoranti in cui quando entri ti prendono a parolaccie e i nomi dei piatti sono tutte parolaccie (non so come si chiamano )

oppure quelli dove il piatto viene servito su un corpo nudo

secondo me e' uguale



per quanto riguarda i ristoranti Cinesi io non ci vado perche' non mi piace la cucina

anche se gli Asiatici (togliendo Malesia e Indonesia) non sono noti per la loro pulizia , non farei di tutta un'erba un fascio.........i risto. sporchi ci sono d'appertutto e di tutte le razze

cmq io c'andrei tanto per farmi due risate.
2007-11-14 08:54:09 UTC
Molto carini e una cuciana interessante, non per tutti i giorni ovviamente!
2007-11-14 09:21:39 UTC
Alcuni ristoranti cinesi sono puliti e si mangia anche molto bene ma altri ti lasciano l'odore di fritto sui vestiti e non va più via.

bidrino vai a leggere un librooooooooo

iihh ihhhh
barbablu
2007-11-14 09:15:02 UTC
bleaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhhh

penso che il mio pensiero sia abbastanza chiaro!!!!
Interstellar Overdrive
2007-11-14 08:56:24 UTC
Io già li boicotto...ci sono andato una volta e mi è bastata...non è molto bello magiare un pollo che non sa da pollo e un riso che sembra plastica...è uno schifo...non andate in quelle me.r.de ragazzi...abbiamo una cucina italiana che supera tutte le cucine del mondo...e andiamo a rifilarci in un cacchio di ristorante cinese, da quei cinesi che ci rovinano l'economia...poi sono sporchi e non dico altro...magari quelli che ci servono il piatto sono pure quelli che vediamo per strada sputare per terra senza un minimo di rispetto verso il paese in cui si trovano...bleah!!!!
soleluna
2007-11-14 08:53:06 UTC
per me potrebbero chiudere tutti.....ma no per la pulizia....nella mia zona sono puliti......ma perchè a me il cibo cinese proprio non piace!!!!
Rossoastrale
2007-11-14 07:19:07 UTC
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UFO

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Nota disambigua - Se stai cercando altre voci che possono riferirsi alla stessa combinazione di 3 caratteri, vedi UFO (disambigua).

La foto di un ipotetico UFO: finzione o realtà?

UFO è l'acronimo inglese per Unidentified Flying Object o Unknown Flying Object , ovvero oggetto volante non identificato (in italiano, e in generale nelle lingue neolatine, l'acronimo è appunto OVNI). È assai popolare anche il termine disco volante (dall'inglese flying saucer[1]), utilizzato a partire dagli anni quaranta del XX secolo (sebbene la forma dei presunti UFO non sia sempre discoidale o lenticolare, ma in molti casi oblunga o a sigaro).



Con questo termine ci si riferisce in genere ad oggetti volanti che né l'osservatore, né le autorità di pubblica sicurezza, e neppure eventuali ricerche di studio siano riusciti a ricondurre con certezza all'identificazione con oggetti di tipo artificiale (come velivoli, satelliti artificiali) o fenomeni naturali (pianeti, stelle cadenti, meteore, fulmini globulari, altri fenomeni atmosferici). Benché la definizione di UFO non imponga la natura dell'oggetto, ma ne evidenzi solo la mancata identificazione, esiste un variegato movimento d'opinione che ne vuole l'origine extraterrestre. Il termine UFO è comunemente utilizzato dai media, nella fiction e nella fantascienza per indicare navi spaziali di civiltà extraterrestri.



Il campo d'indagine e d'interesse nei confronti degli UFO è chiamato ufologia, e ufologi quelli che se ne occupano; essa è considerata una pseudoscienza.



Gli oggetti non identificati che vengono avvistati sotto la superficie del mare vengono definiti USO (Underwater Submerged Objects).



Indice [nascondi]

1 Ufologia

2 Avvistamenti di oggetti nel cielo nell'antichità

3 Avvistamenti moderni

3.1 L'UFO del 1970 in Francia che ruotava attorno al Concorde

3.2 Gli UFO in Italia

4 Il fenomeno secondo Jung

5 Temi legati agli UFO

5.1 Roswell

5.2 Area 51

5.3 Cerchi nel grano

5.4 Dichiarazioni di "rapimenti alieni"

6 Modi di dire

7 Note

8 Bibliografia

9 Filmografia

10 Fiction televisive

11 Voci correlate

12 Altri progetti

13 Collegamenti esterni







Ufologia [modifica]

L'ambito di ricerca che si propone di studiare il fenomeno UFO è chiamato ufologia ed è, nel suo nucleo fondamentale, una forma di indagine che combina due caratteri: uno essenzialmente storiografico-documentale, occupandosi di raccogliere e catalogare l'enorme mole di presunte osservazioni e di fenomeni UFO; e uno di carattere più scientifico tentando, mediante rilevazioni di tipo fisico, fotografico, astronomico, chimico, medico, psicologico, etc., di individuare le cause dei fenomeni provvisoriamente considerati di tipo UFO.



Va tuttavia sottolineato che l'ambiente ufologico è estremamente variegato e vi afferiscono anche esponenti che per motivi ideologici, religiosi, commerciali o soltanto per apparire sui media, pretendono di attribuire, definire o semplicemente supporre "scientificamente" l'origine extraterrestre dei fenomeni osservati, basandosi su considerazioni per niente scientifiche ma soggettive.



Il tentativo di applicare solo in parte il metodo scientifico da parte degli ufologi alla fenomenologia UFO con la pretesa di giungere a conclusioni "scientifiche", collocano tradizionalmente l'ufologia nell'ambito della pseudoscienza. Considerando gli UFO alla stregua di altri fenomeni paranormali, dal punto di vista dell'epistemologia non è possibile escludere che tali fenomeni esistano, e la scienza non ha il diritto di affermarlo come se fosse un dato "scientificamente dimostrato": non lo è. Ma non è possibile neppure affermare che essi esistano: non fino a quando qualcuno non sarà riuscito ad affrontarne almeno uno nel pieno rispetto delle regole del metodo scientifico (cfr. Paranormale#Conclusione_provvi...



Le posizioni più estreme in campo ufologico assumono che la mancanza di prove credibili dell'esistenza degli UFO sia da attribuirsi ad uno sforzo continuato e coordinato da parte delle autorità governative e militari, negli ultimi 50 anni, allo scopo di sopprimere tali prove. Tale teoria della cospirazione è nota come teoria del complotto UFO.





Avvistamenti di oggetti nel cielo nell'antichità [modifica]

Alcuni resoconti risalenti ai tempi di Roma antica riguardano l'apparizione di clypeus ardens (scudi ardenti in cielo); da questa esemplificazione è nato nell'ambito degli ufologi il termine specifico di clipeologia riferito allo studio di presunte astronavi nei tempi antichi. Alcuni studiosi dell'ufologia[citazione necessaria] hanno voluto metterli in relazione con il carro solare di Apollo, nella mitologia greca.



Nel medioevo i resoconti di apparizioni di oggetti sconosciuti nel cielo venivano connessi dal popolo cristiano a sortilegi del diavolo (p.es in Inghilterra gli antichi cerchi nel grano venivano attribuiti al diavolo mietitore Puck) oppure ad oggetti fuoriusciti dal mondo di Magonia, un ipotetico regno che per i medioevali si trovava al di sopra delle nuvole.



Non mancano dunque le affermazioni di presunti avvistamenti UFO anche nel passato, come quelle che individuano "strani oggetti nel cielo" in incisioni e dipinti, come ad esempio la famosa "Madonna dell'Ufo" conservata a Palazzo Vecchio a Firenze, dove è raffigurato nel cielo dello sfondo un piccolo oggetto grigio volante che emette raggi luminosi, al quale guarda un uomo raffigurato nello sfondo e ulula un cane. Queste interpretazioni dei dipinti sono tuttavia confutabili attraverso un'attenta analisi dell'iconografia dell'arte medievale e rinascimentale (vedi collegamenti esterni).



Vi è infine chi ritiene che il primo contatto dell'umanità con esseri alieni sia avvenuto in tempi assai remoti, influenzando in modo determinante il corso delle civiltà. Tale posizione è nota come teoria del paleocontatto o degli antichi astronauti ed è stata esplorata da vari autori, tra i quali Erich von Däniken, Peter Kolosimo e Zecharia Sitchin a partire dagli anni sessanta in una serie di libri presto divenuti best seller a testimonianza dell'interesse popolare.





Avvistamenti moderni [modifica]

Gli avvistamenti di UFO sono stati spesso effettuati da personale dell'aviazione civile e militare, oltreché da persone comuni. Gli avvistamenti sono stati a volte accompagnati da filmati, tracciati radar, fotografie e da testimonianze dirette. Questo tipo di documentazione si è spesso rivelata oggetto di palese falsificazione, in particolare per quanto riguarda le fotografie (nel senso di oggetti resi ad arte non identificabili per destare interesse).



La fotografia di BonillaIl 12 agosto 1883 il professore ed astronomo messicano, José Y. Bonilla, presso la postazione di Zapatecas, riportò di aver osservato una numerosa e lunga formazione di oggetti opalescenti che si frapponevano fra il suo telescopio ed il disco del sole. La fotografia scattata dallo studioso è considerata dagli assertori dell'esistenza degli oggetti volanti come la prima testimonianza fotografica della storia.[2]



Già durante la seconda guerra mondiale vengono riportate numerose testimonianze [citazione necessaria] di piloti dell'aeronautica militare alleata che asseriscono di essere stati accompagnati in volo da strani oggetti luminosi, in un primo momento scambiati per ipotetiche armi segrete nemiche. Questi oggetti o fenomeni ottici, rivelatisi innocui e soprannominati Foo fighter dai piloti, oltre a manifestare comportamenti riconducibili secondo qualcuno a "forme di intelligenza", manifestavano spesso incredibile velocità e strabilianti manovre, ai limiti delle leggi fisiche.



L'ufologia moderna nacque il 24 giugno del 1947 quando Kenneth Arnold, un ricco uomo d'affari americano, raccontò di avere visto dal proprio aereo privato, senza identificarli, nove oggetti simili a dischi volanti librarsi in formazione serrata vicino al monte Rainer, nello stato di Washington. Questo avvistamento portò all'attenzione dell'opinione pubblica mondiale il fenomeno UFO, dando vita all'ufologia. In realtà si trattava, probabilmente, di nove aerei ad ala volante della Northtop, vincolati al silenzio radio e radar e senza insegne militari, che venivano collaudati a quei tempi nei dintorni di Seattle, vicino a dove oggi giorno si trovano le fabbriche della Boeing.



Il primo avvistamento UFO di massa avvenne il 7 gennaio 1948, quando alle 14 a Madisonville molte decine di persone videro un oggetto circolare che emanava una luce rossa sorvolare la città.[citazione necessaria] Dall'aeroporto militare di Fort Knox si sollevò una squadra di aerei da caccia P-51 guidata da Thomas Mantell per inseguire l'oggetto. I velivoli erano però sprovvisti di ossigeno e il capitano, che inseguì l'oggetto fino ad alta quota, secondo la versione ufficiale[citazione necessaria], rimase vittima della manovra, dopo aver comunicato alla torre di controllo di trovarsi di fronte ad un oggetto metallico di enormi dimensioni. Secondo la versione dell'esercito[citazione necessaria], Mantell avrebbe avuto delle allucinazioni per l'alta quota, scambiando per un disco il pallone meteorologico della marina Sky Hook. Sempre la carenza di ossigeno gli avrebbe fatto perdere conoscenza, provocando l'incidente aereo.





L'UFO del 1970 in Francia che ruotava attorno al Concorde [modifica]

Uno dei filmati riguardanti gli UFO, considerato dagli ufologi fra i più significativi, è un filmato per uso industriale della Aérospatiale, degli anni settanta, girato in Francia[1], in cui venivano ripresi i primi voli dell'aereo passeggeri supersonico Concorde. In una sequenza del filmato si può notare una piccola macchia in movimento all'altezza dell'attacco delle ali: la qualità della pellicola è bassa e presenta diversi difetti, lo stesso oggetto è piccolo e poco definito, ma si distingue una forma abbastanza circolare e di colore chiaro.



Secondo alcuni ufologi, si tratta di un oggetto di origine sconosciuta, con una superficie metallica, che si avvicina all'aeroplano dal lato destro, prendendo poi a fluttuare nei pressi della cabina come a voler "sbirciarvi" dentro, per poi ruotare intorno l'aereo, come ne se stesse compiendo una scansione, indicandola come manovra impossibile anche per i velivoli odierni (2007), per sostenere questa ipotesi.[citazione necessaria]

Altre persone che hanno osservato il filmato l'hanno invece interpretato semplicemente come un artefatto o un riflesso dell'ottica della cinepresa.



Il racconto di chi lo interpreta come l'avvistamento di un UFO continua con la "sfera" o possibile Foo fighter, che sorpassa il Concorde ad una velocità sorprendente. Sebbene la fonte del filmato possa ritenersi attendibile e disinteressata, l'interpretazione della macchia come oggetto volante non identificato o invece come artefatto della ripresa è discussa, non essendo inequivocabile.





Gli UFO in Italia [modifica]

Secondo alcuni ufologi italiani[citazione necessaria] il primo caso documentato di UFO in Italia, risalirebbe all'11 aprile 1933. Alcuni documenti dell'epoca[citazione necessaria] dimostrerebbero che un presunto UFO sarebbe atterrato o si sarebbe schiantato nei pressi di Milano. In seguito al fatto Mussolini avrebbe creato il Gabinetto RS-33. I presunti avvistamenti di UFO sono progressivamente aumentati dal dopoguerra ad oggi, toccando il massimo nel 1978 e nel 2005. Fra i casi più eclatanti si ricordano:



La Nazione di Firenze del 28 ottobre 1954 titolava: Filamenti di vetro cadono su città toscane dopo il passaggio di globi e dischi volanti - Il fenomeno osservato a Firenze da centinaia di cittadini le segnalazioni di Siena e di Prato - Sospesa la partita Fiorentina Pistoiese - I risultati dell’analisi fatta da un illustre docente universitario.

Nel 1973 un aereo di linea dell'Alitalia partito da Roma e diretto a Napoli avvistò sopra Latina un misterioso oggetto rotondo color grigio. Due caccia dell'Aeronautica Militare decollarono dalla base di Ciampino e confermarono l'avvistamento.[citazione necessaria]

Fortunato Zanfretta, ex metronotte genovese è il caso più conosciuto e controverso di abduction italiano. Ha dichiarato[citazione necessaria] di essere stato rapito la notte fra il 6 dicembre e il 7 dicembre 1978 mentre svolgeva il suo lavoro presso Marzano, frazione del comune di Torriglia in provincia di Genova. Le esperienze si sarebbero poi ripetute[citazione necessaria] nei due anni successivi; sottoposto ad ipnosi ha raccontato di presunti alieni, chiamati Dargos, in procinto di invadere la Terra e di colonizzare l'Antartide. Il caso ha suscitato forti polemiche, anche per la sua presunta strumentalizzazione da parte degli ufologi e dei giornalisti.



Il fenomeno secondo Jung [modifica]

Il pioniere della psicologia del profondo Carl Gustav Jung si occupò più volte del fenomeno UFO nei suoi scritti e in particolare nel celebre saggio Un mito moderno: le cose che si vedono in cielo[3], interpretandoli come rappresentazioni psichiche inconsce legate ad avvenimenti di rilevanza collettiva.



Jung aveva iniziato a interessarsi agli UFO già negli anni quaranta, documentandosi su tutto quello che veniva pubblicato sul tema, per pubblicare infine nel 1958, tre anni prima della morte, il suo saggio, che può esser visto come una puntuale interpretazione psicologica del fenomeno, ma anche come una ricapitolazione essenziale delle sue principali idee sulla psiche, e insieme come un messaggio - uno degli ultimi - in cui trovano posto le speranze e i timori che egli nutriva sul futuro dell'umanità.



Jung vede la coscienza del nostro tempo lacerata, frammentata da un contrasto politico, sociale, filosofico e religioso di eccezionali dimensioni. L'Io si è troppo allontanato dalle sue radici inconsce; le "meraviglie" della scienza e della tecnica sembrano volgersi in forze distruttive. I dischi volanti rappresentano visioni, oggettivazioni fantastiche di un inconscio troppo duramente represso. Tra le varie ipotesi sull'esistenza degli UFO Jung conclude dunque che è "un archetipo a provocare una determinata visione".



Jung considera con distacco e una certa ironia l'esistenza degli UFO come fenomeno fisico, sebbene nell'ultima parte del suo saggio egli sembri disposto a dare maggior credito alla loro effettiva realtà, per introdurre cautamente l'ipotesi che esista una sincronicità tra inconscio e fenomeno reale.[4]





Temi legati agli UFO [modifica]



Roswell [modifica]

Ricostruzione ipotetica dell'incidente di Roswell Per approfondire, vedi la voce Incidente di Roswell.



Nel 1947, l'8 luglio, il quotidiano locale Roswell Daily Record riporta che a Roswell nel Nuovo Messico il 509º Gruppo bombardieri avrebbe recuperato un oggetto volante non identificato. Nacque cosi il caso Roswell, dove un UFO si sarebbe schiantato al suolo e le parti recuperate sarebbero state portate alla base aerea di Wright Patterson. Il giorno dopo l'aeronautica militare statunitense smentì l'accaduto affermando che si trattava di un pallone-sonda aerostatico per uso meteorologico.





Area 51 [modifica]

Un cartello di segnalazione che delimita l'Area 51 Per approfondire, vedi la voce Area 51.



Tra coloro che ritengono che gli UFO siano di provenienza extraterrestre gode di una certa notorietà la base militare americana denominata Area 51, nel deserto del Nevada in cui si dice siano contenute le prove (oggetti o forse addirittura corpi) delle visite di alieni sulla terra, e che vi si svolga (o vi si sia svolto) un programma di retroingegneria sugli UFO, volto alla sperimentazione di nuovi veivoli. Gli scettici affermano invece che tali avvistamenti sono imputabili solo alla sperimentazione di nuovi mezzi militari americani (come ad esempio gli aerei Stealth), talvolta caratterizzati da forme insolite.



Ad aumentare la leggenda sull'Area 51, il fatto che il governo americano tende a far diffondere poche notizie sulla base, su cui vige il segreto di stato.



Nel 1989, Bob Lazar, affermando di essere un fisico e di aver lavorato presso l'Area 51, ha raccontato in diverse interviste televisive di località segrete sotterranee dove si studierebbero mezzi di trasporto alieni e di medici che hanno effettuato autopsie su cadaveri alieni. A confermare ciò, diffuse anche alcuni video trasmessi da alcune tv americane[citazione necessaria], poi dichiarati dei falsi.





Cerchi nel grano [modifica]

Un cerchio nel grano Per approfondire, vedi la voce Cerchi nel grano.



Secondo Linda Moulton Howe's, Philip Mantle e Lucy Pringle lo strano fenomeno del ritrovamento di impronte geometriche nelle coltivazioni chiamate "cerchi nel grano" (crop circles) si può ricondurre all'avvistamento o all’atterraggio di UFO, ma numerose persone (tra cui Matthew Williams e gli appartenenti al gruppo che gestiscono il sito web circlemakers.org nonché il famoso Team Satana) hanno confessato di avere costruito i cerchi nel grano con l'utilizzo di semplici strumenti.



Gli ufologi che si interessano al fenomeno (Erling Strand, Jacques F. Vallee, Maurizio Baiata) preferiscono utilizzare il termine UAP (Unidentified Aerial Phenomena) ovvero "fenomeno aereo non identificato", poiché qualche volta alcuni testimoni sostengono di avere avvistato le cosiddette BOL (Ball of light: sfere di luce) in concomitanza con il ritrovamento di impronte geometriche nei raccolti. A questi collegamenti si sono aggiunte dicerie (non supportate da verifiche scientifiche) che vedevano queste BOL come concausa nella formazione dei cerchi nel grano.



I fautori della spiegazione ufologica dei cerchi nel grano ritengono che l'ipotesi di un semplice scherzo sarebbe da scartare e portano a sostegno della loro tesi il fatto che nell'area in questione verrebbero registrate particolari radiazioni, gli steli mostrano alterazioni strutturali inspiegabili (ma non risultano mai spezzati) e vengono trovati insetti morti all'interno dell'area interessata. Questi studi ripercorsi e controllati da Andrea Feliziani con il supporto del dipartimento di Energetica, del dipartimento di Scienza dei materiali e della terra e del laboratorio di Botanica dell’Università degli Studi di Ancona risultano, allo stato attuale delle indagini, severamente messi in discussione. Gli esperti del CICAP rifiutano la tesi delle presunte anomalie fisiche in quanto ritengono che i cerchi nel grano sono di semplice realizzazione utilizzando strumenti come poche corde e qualche asse di legno e le inspiegabili alterazioni degli steli (quando presenti) sarebbero spiegabili da fenomeni di tipo ortotropico, quel processo che porta la pianta a crescere in direzione del sole. Gli steli poi non si spezzerebbero perché alcune volte le piante sono ancora acerbe e quindi sufficientemente elastiche. Ufficialmente non sono mai state registrate radiazioni, mentre per quanto riguarda gli insetti morti ritrovati all’interno come all’esterno delle formazioni, la causa della morte sarebbe imputabile ad un fungo chiamato entomophthora muscae.[5]





Dichiarazioni di "rapimenti alieni" [modifica]

Schematizzazione di un "Abduction" nell'immaginario collettivo Per approfondire, vedi la voce Abduction.



Secondo una versione modificata della classificazione prodotta dall'astronomo Josef Allen Hynek, i casi di rapimento da parte di alieni sono anche definiti come incontri ravvicinati del IV tipo. Sono spesso indicati con il termine inglese abduction. Esistono numerosi casi di persone che dichiarano di essere state rapite dagli alieni (abducted) e di essere state oggetto di analisi ed esperimenti anche molto invasivi. Tuttavia queste testimonianze non sono sostenute da prove e generalmente non sono considerate credibili. In alcuni casi, i supposti rapiti mostrano delle cicatrici come prova del "rapimento" subìto.



Tra i casi più celebri vi è il presunto rapimento del taglialegna Travis Walton: dalla sua esperienza e dalle testimonianze raccolte è stato tratto anche il noto film di fantascienza Bagliori nel buio (Fire in the sky). Il 5 novembre 1975 sette taglialegna dell'Arizona (USA) tornando verso le loro case con il camion avrebbero visto una "strana" luce discoidale nel bosco. Uno di loro, Travis Walton, avvicinatosi, sarebbe stato colpito da un raggio di luce, mentre i suoi compagni fuggirono via dalla paura. Walton riapparve solo dopo cinque giorni, in stato confusionale, raccontando di essersi svegliato all'interno di una strana cella metallica disteso su un tavolo operatorio, e attorno a tre esseri alti circa un metro; avrebbe cercato di scappare, ma sarebbe stato afferrato da "strani esseri" più alti, che dopo avergli sistemato una maschera sul viso, lo avrebbero riaddormentato.



Un altro caso ecclatante è il caso dei coniugi Hill che sarebbero stati rapiti mentre tornavano da un viaggio in Canada la notte fra il 19 e il 20 settembre 1961.[citazione necessaria]



In Italia l'episodio riportato come abduction più noto, per quanto controverso, è quello dell'ex metronotte Fortunato Zanfretta.





Modi di dire [modifica]

Per approfondire, vedi la voce A ufo.



È diffuso il detto "a ufo", cioè "gratuitamente" o "a sbafo", che però non ha nulla a che vedere con i dischi volanti. L'espressione a ufo deriva dalla locuzione latina ad usum fabricae operis, abbreviato in AUFO. L'espressione latina veniva usata per contrassegnare i beni esentati da ogni dazio, perché, ad esempio, destinati ad opere della Chiesa Cattolica. Un caso è quello del Duomo di Milano, i cui blocchi, provenienti dal Lago Maggiore via fiume, recavano appunto la scritta AUF. Dall'espressione viaggiare AUF deriverebbe appunto il modo di dire.



Altre etimologie fanno però risalire la frase al germanico ufjô per abbondanza, altre dal latino ex ufficio (ex uff.) delle lettere commerciali senza dazio. Altre meno credibili dall'ebraico efes, gratuitamente, tramite il latino offa.





Note [modifica]

^ letteralmente sottotazza volante. Analoghi sinonimi popolari sono diffusi in molte altre lingue: cfr. il tedesco fliegende Untertasse, il francese soucoupe volante e lo spagnolo platillo volante

^ Los 447 OVNIs de Bonilla (pt. 1), (pt. 1)

^ C. G. Jung, Un mito moderno: le cose che si vedono in cielo, in Civiltà in transizione, Boringhieri, Torino 1958.

^ Fonte: Augusto Romano, Un mandala nello spazio, saggio introduttivo a C. G. Jung, Un mito moderno - Le cose che si vedono in cielo, Bollati Boringhieri, Torino 2004

^ Cfr. Andrea Feliziani, Gabriella Giunta. Persi Nella Memoria, Mondadori Illustrati, Milano, Maggio 2006 e Francesco Grassi Il mistero delle mosche morte. www.francescograssi.com, www.cicap.org, www.cropcircles.it. A. Feliziani G. Giunta: “Il fenomeno Crop Circles: un processo di definizione del luogo antropologico” nell’ambito del laboratorio di Antropologia Culturale coordinato dalla Professoressa Lucilla Rami Ceci, facoltà di Scienza della Comunicazione Università di Roma “La Sapienza”.



Bibliografia [modifica]

Punti di vista favorevoli all'ufologia

Charles Berlitz e William I. Moore, Accadde a Roswell, Ed. Milano stampa, Milano

Philip J. Corso e William J. Birnes, Il giorno dopo Roswell (The Day After Roswell), ISBN 8887329001

Rino Di Stefano, Il Caso Zanfretta, 1997, De Ferrari Editore

Timothy Good, Base Terra, ed. Corbaccio, 1998, Milano

John Mack, Rapiti!

Roberto Pinotti, UFO Visitatori da Altrove, 1990, Biblioteca Universale Rizzoli

Luciano Sartinara, UFO avvistamenti, contatti, presenze extraterrestri, Ed. Atlante del Mistero, Varese

Punti di vista critici

Carl Gustav Jung, Un mito moderno: le cose che si vedono in cielo, 1958, Bollati Boringhieri, ISBN 8833915476

Andrea Feliziani e Gabriella Giunta, Persi nella memoria, Macro Edizioni, Cesena 2007

In inglese

Kendrick Frazier, Barry Karr e Joe Nickell. The UFO Invasion Edited, ISBN

Philip J. Klass. The Real Roswell Crashed-Saucer Coverup, Prometheus Books, 1997, ISBN 978-1573921640

Philip J. Klass. Bringing UFOs Down to Earth (for young readers), ISBN

Philip J. Klass. UFO Abductions: A Dangerous Game, ISBN

Philip J. Klass. UFOs: The Public Deceived, Prometheus Books, giugno 1986, ISBN 978-0879753221

Kal Korff. The Roswell UFO Crash: What They Don't Want You to Know, ISBN

Curtis Peebles. Watch the Skies! A Chronicle of the Flying Saucer Myth, ISBN

Robert Sheaffer. UFO Sightings - The Evidence, Prometheus Books, agosto 1998, ISBN 1573922137



Filmografia [modifica]

Ricostruzione ipotetica dell'incontro con un foo fighterAlcuni film rappresentativi che trattano, in maniera anche specifica, il fenomeno ufologico e i rapimenti (in ordine alfabetico):



Alien Nation: nazione di alieni (1988) di Graham Baker

The Arrival

Bagliori nel buio (Fire in the Sky, 1993) di Robert Lieberman

Contact (1997) di Robert Zemeckis

Destinazione Terra (It Came from Outer Space)

Essi vivono (They Live, 1988) di John Carpenter

La guerra dei mondi (1953) di Byron Haskin

La guerra dei mondi (2005) di Steven Spielberg

Incontri ravvicinati del terzo tipo (1977) di Steven Spielberg

Independence Day (1996) di Roland Emmerich

Intruders

InvaXön - Alieni in Liguria (2004) di Massimo Morini e Enzo Pirrone, con Fortunato Zanfretta

Mars Attacks! (1996) di Tim Burton

Men in Black (1997) di Barry Sonnenfeld

Men in Black II (2002) di Barry Sonnenfeld (sequel)

Roswell: lo sbarco degli alieni

Signs (2002) di M. Night Shyamalan

Space Vampires

Starman (1986) di John Carpenter



Fiction televisive [modifica]

Rappresentazione di un Grigio, un tipo di alieno popolare nella fictionAlcune fiction TV di fantascienza che hanno per tema gli UFO (in ordine alfabetico):



4400 (The 4400)

Alien Nation

Le fantastiche avventure dell'astronave Orion (Raumspatrouille)

Le creature del buio (Tommy Knockers), miniserie, 1993

Dark skies - oscure presenze (Dark Skies)

Una famiglia del terzo tipo (3rd Rock from the Sun)

Gli invasori (The Invaders)

Invasion

Megaloman (Megaroman)

Mork e Mindy (Mork and Mindy)

Pianeta Terra: cronaca di un'invasione (Earth: Final Conflict)

Power Rangers (The Power Rangers)

Project UFO

Roswell (Roswell High)

Seven Days

Smallville

Stargate SG-1

Starman

Star Trek

Taken

Threshold

UFO (UFO)

V - Visitors (V, V - The final battle) e Visitors (V)

X-Files (The X-Files)



Voci correlate [modifica]

Abduction

Centro Italiano Studi Ufologici (CISU)

Centro Ufologico Nazionale (CUN)

CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale)

Cinema di fantascienza

Extraterrestre

Gary McKinnon

Incidente di Roswell

Invasione aliena

Men in Black (ufologia)

Paradosso di Fermi

Oggetto sottomarino non identificato

Primo contatto

Teoria del complotto UFO



Altri progetti [modifica]

Commons

Wikimedia Commons contiene file multimediali su UFO



Collegamenti esterni [modifica]

Siti di organismi ufficiali

Sito del GEIPAN (Groupe d'Etudes et d'Informations sur les Phénomènes Aérospatiaux Non Identifiés), divisione del CNES (Centre National D'Etudes Spatiales) - il CNES è responsabile della politica spaziale della Francia in seno all'Europa che comprende tra l'altro il lancio dei vettori Ariane

Presentazione del GEIPAN presso il CNES

Siti ufologici

Centro studi UFO Locarno

Centro Italiano Studi Ufologici

Centro Ufologico Nazionale

UFO nel passato

Siti critici

Articoli sul sito del CICAP

Confutazione degli UFO nel passato

(EN) The Klass Files, raccolta di scritti di Philip J. Klass, uno dei più noti scettici sugli UFO

Documenti

(IT, EN) Database bibliografico sugli UFO



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UFO

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Nota disambigua - Se stai cercando altre voci che possono riferirsi alla stessa combinazione di 3 caratteri, vedi UFO (disambigua).

La foto di un ipotetico UFO: finzione o realtà?

UFO è l'acronimo inglese per Unidentified Flying Object o Unknown Flying Object , ovvero oggetto volante non identificato (in italiano, e in generale nelle lingue neolatine, l'acronimo è appunto OVNI). È assai popolare anche il termine disco volante (dall'inglese flying saucer[1]), utilizzato a partire dagli anni quaranta del XX secolo (sebbene la forma dei presunti UFO non sia sempre discoidale o lenticolare, ma in molti casi oblunga o a sigaro).



Con questo termine ci si riferisce in genere ad oggetti volanti che né l'osservatore, né le autorità di pubblica sicurezza, e neppure eventuali ricerche di studio siano riusciti a ricondurre con certezza all'identificazione con oggetti di tipo artificiale (come velivoli, satelliti artificiali) o fenomeni naturali (pianeti, stelle cadenti, meteore, fulmini globulari, altri fenomeni atmosferici). Benché la definizione di UFO non imponga la natura dell'oggetto, ma ne evidenzi solo la mancata identificazione, esiste un variegato movimento d'opinione che ne vuole l'origine extraterrestre. Il termine UFO è comunemente utilizzato dai media, nella fiction e nella fantascienza per indicare navi spaziali di civiltà extraterrestri.



Il campo d'indagine e d'interesse nei confronti degli UFO è chiamato ufologia, e ufologi quelli che se ne occupano; essa è considerata una pseudoscienza.



Gli oggetti non identificati che vengono avvistati sotto la superficie del mare vengono definiti USO (Underwater Submerged Objects).



Indice [nascondi]

1 Ufologia

2 Avvistamenti di oggetti nel cielo nell'antichità

3 Avvistamenti moderni

3.1 L'UFO del 1970 in Francia che ruotava attorno al Concorde

3.2 Gli UFO in Italia

4 Il fenomeno secondo Jung

5 Temi legati agli UFO

5.1 Roswell

5.2 Area 51

5.3 Cerchi nel grano

5.4 Dichiarazioni di "rapimenti alieni"

6 Modi di dire

7 Note

8 Bibliografia

9 Filmografia

10 Fiction televisive

11 Voci correlate

12 Altri progetti

13 Collegamenti esterni







Ufologia [modifica]

L'ambito di ricerca che si propone di studiare il fenomeno UFO è chiamato ufologia ed è, nel suo nucleo fondamentale, una forma di indagine che combina due caratteri: uno essenzialmente storiografico-documentale, occupandosi di raccogliere e catalogare l'enorme mole di presunte osservazioni e di fenomeni UFO; e uno di carattere più scientifico tentando, mediante rilevazioni di tipo fisico, fotografico, astronomico, chimico, medico, psicologico, etc., di individuare le cause dei fenomeni provvisoriamente considerati di tipo UFO.



Va tuttavia sottolineato che l'ambiente ufologico è estremamente variegato e vi afferiscono anche esponenti che per motivi ideologici, religiosi, commerciali o soltanto per apparire sui media, pretendono di attribuire, definire o semplicemente supporre "scientificamente" l'origine extraterrestre dei fenomeni osservati, basandosi su considerazioni per niente scientifiche ma soggettive.



Il tentativo di applicare solo in parte il metodo scientifico da parte degli ufologi alla fenomenologia UFO con la pretesa di giungere a conclusioni "scientifiche", collocano tradizionalmente l'ufologia nell'ambito della pseudoscienza. Considerando gli UFO alla stregua di altri fenomeni paranormali, dal punto di vista dell'epistemologia non è possibile escludere che tali fenomeni esistano, e la scienza non ha il diritto di affermarlo come se fosse un dato "scientificamente dimostrato": non lo è. Ma non è possibile neppure affermare che essi esistano: non fino a quando qualcuno non sarà riuscito ad affrontarne almeno uno nel pieno rispetto delle regole del metodo scientifico (cfr. Paranormale#Conclusione_provvi...



Le posizioni più estreme in campo ufologico assumono che la mancanza di prove credibili dell'esistenza degli UFO sia da attribuirsi ad uno sforzo continuato e coordinato da parte delle autorità governative e militari, negli ultimi 50 anni, allo scopo di sopprimere tali prove. Tale teoria della cospirazione è nota come teoria del complotto UFO.





Avvistamenti di oggetti nel cielo nell'antichità [modifica]

Alcuni resoconti risalenti ai tempi di Roma antica riguardano l'apparizione di clypeus ardens (scudi ardenti in cielo); da questa esemplificazione è nato nell'ambito degli ufologi il termine specifico di clipeologia riferito allo studio di presunte astronavi nei tempi antichi. Alcuni studiosi dell'ufologia[citazione necessaria] hanno voluto metterli in relazione con il carro solare di Apollo, nella mitologia greca.



Nel medioevo i resoconti di apparizioni di oggetti sconosciuti nel cielo venivano connessi dal popolo cristiano a sortilegi del diavolo (p.es in Inghilterra gli antichi cerchi nel grano venivano attribuiti al diavolo mietitore Puck) oppure ad oggetti fuoriusciti dal mondo di Magonia, un ipotetico regno che per i medioevali si trovava al di sopra delle nuvole.



Non mancano dunque le affermazioni di presunti avvistamenti UFO anche nel passato, come quelle che individuano "strani oggetti nel cielo" in incisioni e dipinti, come ad esempio la famosa "Madonna dell'Ufo" conservata a Palazzo Vecchio a Firenze, dove è raffigurato nel cielo dello sfondo un piccolo oggetto grigio volante che emette raggi luminosi, al quale guarda un uomo raffigurato nello sfondo e ulula un cane. Queste interpretazioni dei dipinti sono tuttavia confutabili attraverso un'attenta analisi dell'iconografia dell'arte medievale e rinascimentale (vedi collegamenti esterni).



Vi è infine chi ritiene che il primo contatto dell'umanità con esseri alieni sia avvenuto in tempi assai remoti, influenzando in modo determinante il corso delle civiltà. Tale posizione è nota come teoria del paleocontatto o degli antichi astronauti ed è stata esplorata da vari autori, tra i quali Erich von Däniken, Peter Kolosimo e Zecharia Sitchin a partire dagli anni sessanta in una serie di libri presto divenuti best seller a testimonianza dell'interesse popolare.





Avvistamenti moderni [modifica]

Gli avvistamenti di UFO sono stati spesso effettuati da personale dell'aviazione civile e militare, oltreché da persone comuni. Gli avvistamenti sono stati a volte accompagnati da filmati, tracciati radar, fotografie e da testimonianze dirette. Questo tipo di documentazione si è spesso rivelata oggetto di palese falsificazione, in particolare per quanto riguarda le fotografie (nel senso di oggetti resi ad arte non identificabili per destare interesse).



La fotografia di BonillaIl 12 agosto 1883 il professore ed astronomo messicano, José Y. Bonilla, presso la postazione di Zapatecas, riportò di aver osservato una numerosa e lunga formazione di oggetti opalescenti che si frapponevano fra il suo telescopio ed il disco del sole. La fotografia scattata dallo studioso è considerata dagli assertori dell'esistenza degli oggetti volanti come la prima testimonianza fotografica della storia.[2]



Già durante la seconda guerra mondiale vengono riportate numerose testimonianze [citazione necessaria] di piloti dell'aeronautica militare alleata che asseriscono di essere stati accompagnati in volo da strani oggetti luminosi, in un primo momento scambiati per ipotetiche armi segrete nemiche. Questi oggetti o fenomeni ottici, rivelatisi innocui e soprannominati Foo fighter dai piloti, oltre a manifestare comportamenti riconducibili secondo qualcuno a "forme di intelligenza", manifestavano spesso incredibile velocità e strabilianti manovre, ai limiti delle leggi fisiche.



L'ufologia moderna nacque il 24 giugno del 1947 quando Kenneth Arnold, un ricco uomo d'affari americano, raccontò di avere visto dal proprio aereo privato, senza identificarli, nove oggetti simili a dischi volanti librarsi in formazione serrata vicino al monte Rainer, nello stato di Washington. Questo avvistamento portò all'attenzione dell'opinione pubblica mondiale il fenomeno UFO, dando vita all'ufologia. In realtà si trattava, probabilmente, di nove aerei ad ala volante della Northtop, vincolati al silenzio radio e radar e senza insegne militari, che venivano collaudati a quei tempi nei dintorni di Seattle, vicino a dove oggi giorno si trovano le fabbriche della Boeing.



Il primo avvistamento UFO di massa avvenne il 7 gennaio 1948, quando alle 14 a Madisonville molte decine di persone videro un oggetto circolare che emanava una luce rossa sorvolare la città.[citazione necessaria] Dall'aeroporto militare di Fort Knox si sollevò una squadra di aerei da caccia P-51 guidata da Thomas Mantell per inseguire l'oggetto. I velivoli erano però sprovvisti di ossigeno e il capitano, che inseguì l'oggetto fino ad alta quota, secondo la versione ufficiale[citazione necessaria], rimase vittima della manovra, dopo aver comunicato alla torre di controllo di trovarsi di fronte ad un oggetto metallico di enormi dimensioni. Secondo la versione dell'esercito[citazione necessaria], Mantell avrebbe avuto delle allucinazioni per l'alta quota, scambiando per un disco il pallone meteorologico della marina Sky Hook. Sempre la carenza di ossigeno gli avrebbe fatto perdere conoscenza, provocando l'incidente aereo.





L'UFO del 1970 in Francia che ruotava attorno al Concorde [modifica]

Uno dei filmati riguardanti gli UFO, considerato dagli ufologi fra i più significativi, è un filmato per uso industriale della Aérospatiale, degli anni settanta, girato in Francia[1], in cui venivano ripresi i primi voli dell'aereo passeggeri supersonico Concorde. In una sequenza del filmato si può notare una piccola macchia in movimento all'altezza dell'attacco delle ali: la qualità della pellicola è bassa e presenta diversi difetti, lo stesso oggetto è piccolo e poco definito, ma si distingue una forma abbastanza circolare e di colore chiaro.



Secondo alcuni ufologi, si tratta di un oggetto di origine sconosciuta, con una superficie metallica, che si avvicina all'aeroplano dal lato destro, prendendo poi a fluttuare nei pressi della cabina come a voler "sbirciarvi" dentro, per poi ruotare intorno l'aereo, come ne se stesse compiendo una scansione, indicandola come manovra impossibile anche per i velivoli odierni (2007), per sostenere questa ipotesi.[citazione necessaria]

Altre persone che hanno osservato il filmato l'hanno invece interpretato semplicemente come un artefatto o un riflesso dell'ottica della cinepresa.



Il racconto di chi lo interpreta come l'avvistamento di un UFO continua con la "sfera" o possibile Foo fighter, che sorpassa il Concorde ad una velocità sorprendente. Sebbene la fonte del filmato possa ritenersi attendibile e disinteressata, l'interpretazione della macchia come oggetto volante non identificato o invece come artefatto della ripresa è discussa, non essendo inequivocabile.





Gli UFO in Italia [modifica]

Secondo alcuni ufologi italiani[citazione necessaria] il primo caso documentato di UFO in Italia, risalirebbe all'11 aprile 1933. Alcuni documenti dell'epoca[citazione necessaria] dimostrerebbero che un presunto UFO sarebbe atterrato o si sarebbe schiantato nei pressi di Milano. In seguito al fatto Mussolini avrebbe creato il Gabinetto RS-33. I presunti avvistamenti di UFO sono progressivamente aumentati dal dopoguerra ad oggi, toccando il massimo nel 1978 e nel 2005. Fra i casi più eclatanti si ricordano:



La Nazione di Firenze del 28 ottobre 1954 titolava: Filamenti di vetro cadono su città toscane dopo il passaggio di globi e dischi volanti - Il fenomeno osservato a Firenze da centinaia di cittadini le segnalazioni di Siena e di Prato - Sospesa la partita Fiorentina Pistoiese - I risultati dell’analisi fatta da un illustre docente universitario.

Nel 1973 un aereo di linea dell'Alitalia partito da Roma e diretto a Napoli avvistò sopra Latina un misterioso oggetto rotondo color grigio. Due caccia dell'Aeronautica Militare decollarono dalla base di Ciampino e confermarono l'avvistamento.[citazione necessaria]

Fortunato Zanfretta, ex metronotte genovese è il caso più conosciuto e controverso di abduction italiano. Ha dichiarato[citazione necessaria] di essere stato rapito la notte fra il 6 dicembre e il 7 dicembre 1978 mentre svolgeva il suo lavoro presso Marzano, frazione del comune di Torriglia in provincia di Genova. Le esperienze si sarebbero poi ripetute[citazione necessaria] nei due anni successivi; sottoposto ad ipnosi ha raccontato di presunti alieni, chiamati Dargos, in procinto di invadere la Terra e di colonizzare l'Antartide. Il caso ha suscitato forti polemiche, anche per la sua presunta strumentalizzazione da parte degli ufologi e dei giornalisti.



Il fenomeno secondo Jung [modifica]

Il pioniere della psicologia del profondo Carl Gustav Jung si occupò più volte del fenomeno UFO nei suoi scritti e in particolare nel celebre saggio Un mito moderno: le cose che si vedono in cielo[3], interpretandoli come rappresentazioni psichiche inconsce legate ad avvenimenti di rilevanza collettiva.



Jung aveva iniziato a interessarsi agli UFO già negli anni quaranta, documentandosi su tutto quello che veniva pubblicato sul tema, per pubblicare infine nel 1958, tre anni prima della morte, il suo saggio, che può esser visto come una puntuale interpretazione psicologica del fenomeno, ma anche come una ricapitolazione essenziale delle sue principali idee sulla psiche, e insieme come un messaggio - uno degli ultimi - in cui trovano posto le speranze e i timori che egli nutriva sul futuro dell'umanità.



Jung vede la coscienza del nostro tempo lacerata, frammentata da un contrasto politico, sociale, filosofico e religioso di eccezionali dimensioni. L'Io si è troppo allontanato dalle sue radici inconsce; le "meraviglie" della scienza e della tecnica sembrano volgersi in forze distruttive. I dischi volanti rappresentano visioni, oggettivazioni fantastiche di un inconscio troppo duramente represso. Tra le varie ipotesi sull'esistenza degli UFO Jung conclude dunque che è "un archetipo a provocare una determinata visione".



Jung considera con distacco e una certa ironia l'esistenza degli UFO come fenomeno fisico, sebbene nell'ultima parte del suo saggio egli sembri disposto a dare maggior credito alla loro effettiva realtà, per introdurre cautamente l'ipotesi che esista una sincronicità tra inconscio e fenomeno reale.[4]





Temi legati agli UFO [modifica]



Roswell [modifica]

Ricostruzione ipotetica dell'incidente di Roswell Per approfondire, vedi la voce Incidente di Roswell.



Nel 1947, l'8 luglio, il quotidiano locale Roswell Daily Record riporta che a Roswell nel Nuovo Messico il 509º Gruppo bombardieri avrebbe recuperato un oggetto volante non identificato. Nacque cosi il caso Roswell, dove un UFO si sarebbe schiantato al suolo e le parti recuperate sarebbero state portate alla base aerea di Wright Patterson. Il giorno dopo l'aeronautica militare statunitense smentì l'accaduto affermando che si trattava di un pallone-sonda aerostatico per uso meteorologico.





Area 51 [modifica]

Un cartello di segnalazione che delimita l'Area 51 Per approfondire, vedi la voce Area 51.



Tra coloro che ritengono che gli UFO siano di provenienza extraterrestre gode di una certa notorietà la base militare americana denominata Area 51, nel deserto del Nevada in cui si dice siano contenute le prove (oggetti o forse addirittura corpi) delle visite di alieni sulla terra, e che vi si svolga (o vi si sia svolto) un programma di retroingegneria sugli UFO, volto alla sperimentazione di nuovi veivoli. Gli scettici affermano invece che tali avvistamenti sono imputabili solo alla sperimentazione di nuovi mezzi militari americani (come ad esempio gli aerei Stealth), talvolta caratterizzati da forme insolite.



Ad aumentare la leggenda sull'Area 51, il fatto che il governo americano tende a far diffondere poche notizie sulla base, su cui vige il segreto di stato.



Nel 1989, Bob Lazar, affermando di essere un fisico e di aver lavorato presso l'Area 51, ha raccontato in diverse interviste televisive di località segrete sotterranee dove si studierebbero mezzi di trasporto alieni e di medici che hanno effettuato autopsie su cadaveri alieni. A confermare ciò, diffuse anche alcuni video trasmessi da alcune tv americane[citazione necessaria], poi dichiarati dei falsi.





Cerchi nel grano [modifica]

Un cerchio nel grano Per approfondire, vedi la voce Cerchi nel grano.



Secondo Linda Moulton Howe's, Philip Mantle e Lucy Pringle lo strano fenomeno del ritrovamento di impronte geometriche nelle coltivazioni chiamate "cerchi nel grano" (crop circles) si può ricondurre all'avvistamento o all’atterraggio di UFO, ma numerose persone (tra cui Matthew Williams e gli appartenenti al gruppo che gestiscono il sito web circlemakers.org nonché il famoso Team Satana) hanno confessato di avere costruito i cerchi nel grano con l'utilizzo di semplici strumenti.



Gli ufologi che si interessano al fenomeno (Erling Strand, Jacques F. Vallee, Maurizio Baiata) preferiscono utilizzare il termine UAP (Unidentified Aerial Phenomena) ovvero "fenomeno aereo non identificato", poiché qualche volta alcuni testimoni sostengono di avere avvistato le cosiddette BOL (Ball of light: sfere di luce) in concomitanza con il ritrovamento di impronte geometriche nei raccolti. A questi collegamenti si sono aggiunte dicerie (non supportate da verifiche scientifiche) che vedevano queste BOL come concausa nella formazione dei cerchi nel grano.



I fautori della spiegazione ufologica dei cerchi nel grano ritengono che l'ipotesi di un semplice scherzo sarebbe da scartare e portano a sostegno della loro tesi il fatto che nell'area in questione verrebbero registrate particolari radiazioni, gli steli mostrano alterazioni strutturali inspiegabili (ma non risultano mai spezzati) e vengono trovati insetti morti all'interno dell'area interessata. Questi studi ripercorsi e controllati da Andrea Feliziani con il supporto del dipartimento di Energetica, del dipartimento di Scienza dei materiali e della terra e del laboratorio di Botanica dell’Università degli Studi di Ancona risultano, allo stato attuale delle indagini, severamente messi in discussione. Gli esperti del CICAP rifiutano la tesi delle presunte anomalie fisiche in quanto ritengono che i cerchi nel grano sono di semplice realizzazione utilizzando strumenti come poche corde e qualche asse di legno e le inspiegabili alterazioni degli steli (quando presenti) sarebbero spiegabili da fenomeni di tipo ortotropico, quel processo che porta la pianta a crescere in direzione del sole. Gli steli poi non si spezzerebbero perché alcune volte le piante sono ancora acerbe e quindi sufficientemente elastiche. Ufficialmente non sono mai state registrate radiazioni, mentre per quanto riguarda gli insetti morti ritrovati all’interno come all’esterno delle formazioni, la causa della morte sarebbe imputabile ad un fungo chiamato entomophthora muscae.[5]





Dichiarazioni di "rapimenti alieni" [modifica]

Schematizzazione di un "Abduction" nell'immaginario collettivo Per approfondire, vedi la voce Abduction.



Secondo una versione modificata della classificazione prodotta dall'astronomo Josef Allen Hynek, i casi di rapimento da parte di alieni sono anche definiti come incontri ravvicinati del IV tipo. Sono spesso indicati con il termine inglese abduction. Esistono numerosi casi di persone che dichiarano di essere state rapite dagli alieni (abducted) e di essere state oggetto di analisi ed esperimenti anche molto invasivi. Tuttavia queste testimonianze non sono sostenute da prove e generalmente non sono considerate credibili. In alcuni casi, i supposti rapiti mostrano delle cicatrici come prova del "rapimento" subìto.



Tra i casi più celebri vi è il presunto rapimento del taglialegna Travis Walton: dalla sua esperienza e dalle testimonianze raccolte è stato tratto anche il noto film di fantascienza Bagliori nel buio (Fire in the sky). Il 5 novembre 1975 sette taglialegna dell'Arizona (USA) tornando verso le loro case con il camion avrebbero visto una "strana" luce discoidale nel bosco. Uno di loro, Travis Walton, avvicinatosi, sarebbe stato colpito da un raggio di luce, mentre i suoi compagni fuggirono via dalla paura. Walton riapparve solo dopo cinque giorni, in stato confusionale, raccontando di essersi svegliato all'interno di una strana cella metallica disteso su un tavolo operatorio, e attorno a tre esseri alti circa un metro; avrebbe cercato di scappare, ma sarebbe stato afferrato da "strani esseri" più alti, che dopo avergli sistemato una maschera sul viso, lo avrebbero riaddormentato.



Un altro caso ecclatante è il caso dei coniugi Hill che sarebbero stati rapiti mentre tornavano da un viaggio in Canada la notte fra il 19 e il 20 settembre 1961.[citazione necessaria]



In Italia l'episodio riportato come abduction più noto, per quanto controverso, è quello dell'ex metronotte Fortunato Zanfretta.





Modi di dire [modifica]

Per approfondire, vedi la voce A ufo.



È diffuso il detto "a ufo", cioè "gratuitamente" o "a sbafo", che però non ha nulla a che vedere con i dischi volanti. L'espressione a ufo deriva dalla locuzione latina ad usum fabricae operis, abbreviato in AUFO. L'espressione latina veniva usata per contrassegnare i beni esentati da ogni dazio, perché, ad esempio, destinati ad opere della Chiesa Cattolica. Un caso è quello del Duomo di Milano, i cui blocchi, provenienti dal Lago Maggiore via fiume, recavano appunto la scritta AUF. Dall'espressione viaggiare AUF deriverebbe appunto il modo di dire.



Altre etimologie fanno però risalire la frase al germanico ufjô per abbondanza, altre dal latino ex ufficio (ex uff.) delle lettere commerciali senza dazio. Altre meno credibili dall'ebraico efes, gratuitamente, tramite il latino offa.





Note [modifica]

^ letteralmente sottotazza volante. Analoghi sinonimi popolari sono diffusi in molte altre lingue: cfr. il tedesco fliegende Untertasse, il francese soucoupe volante e lo spagnolo platillo volante

^ Los 447 OVNIs de Bonilla (pt. 1), (pt. 1)

^ C. G. Jung, Un mito moderno: le cose che si vedono in cielo, in Civiltà in transizione, Boringhieri, Torino 1958.

^ Fonte: Augusto Romano, Un mandala nello spazio, saggio introduttivo a C. G. Jung, Un mito moderno - Le cose che si vedono in cielo, Bollati Boringhieri, Torino 2004

^ Cfr. Andrea Feliziani, Gabriella Giunta. Persi Nella Memoria, Mondadori Illustrati, Milano, Maggio 2006 e Francesco Grassi Il mistero delle mosche morte. www.francescograssi.com, www.cicap.org, www.cropcircles.it. A. Feliziani G. Giunta: “Il fenomeno Crop Circles: un processo di definizione del luogo antropologico” nell’ambito del laboratorio di Antropologia Culturale coordinato dalla Professoressa Lucilla Rami Ceci, facoltà di Scienza della Comunicazione Università di Roma “La Sapienza”.



Bibliografia [modifica]

Punti di vista favorevoli all'ufologia

Charles Berlitz e William I. Moore, Accadde a Roswell, Ed. Milano stampa, Milano

Philip J. Corso e William J. Birnes, Il giorno dopo Roswell (The Day After Roswell), ISBN 8887329001

Rino Di Stefano, Il Caso Zanfretta, 1997, De Ferrari Editore

Timothy Good, Base Terra, ed. Corbaccio, 1998, Milano

John Mack, Rapiti!

Roberto Pinotti, UFO Visitatori da Altrove, 1990, Biblioteca Universale Rizzoli

Luciano Sartinara, UFO avvistamenti, contatti, presenze extraterrestri, Ed. Atlante del Mistero, Varese

Punti di vista critici

Carl Gustav Jung, Un mito moderno: le cose che si vedono in cielo, 1958, Bollati Boringhieri, ISBN 8833915476

Andrea Feliziani e Gabriella Giunta, Persi nella memoria, Macro Edizioni, Cesena 2007

In inglese

Kendrick Frazier, Barry Karr e Joe Nickell. The UFO Invasion Edited, ISBN

Philip J. Klass. The Real Roswell Crashed-Saucer Coverup, Prometheus Books, 1997, ISBN 978-1573921640

Philip J. Klass. Bringing UFOs Down to Earth (for young readers), ISBN

Philip J. Klass. UFO Abductions: A Dangerous Game, ISBN

Philip J. Klass. UFOs: The Public Deceived, Prometheus Books, giugno 1986, ISBN 978-0879753221

Kal Korff. The Roswell UFO Crash: What They Don't Want You to Know, ISBN

Curtis Peebles. Watch the Skies! A Chronicle of the Flying Saucer Myth, ISBN

Robert Sheaffer. UFO Sightings - The Evidence, Prometheus Books, agosto 1998, ISBN 1573922137



Filmografia [modifica]

Ricostruzione ipotetica dell'incontro con un foo fighterAlcuni film rappresentativi che trattano, in maniera anche specifica, il fenomeno ufologico e i rapimenti (in ordine alfabetico):



Alien Nation: nazione di alieni (1988) di Graham Baker

The Arrival

Bagliori nel buio (Fire in the Sky, 1993) di Robert Lieberman

Contact (1997) di Robert Zemeckis

Destinazione Terra (It Came from Outer Space)

Essi vivono (They Live, 1988) di John Carpenter

La guerra dei mondi (1953) di Byron Haskin

La guerra dei mondi (2005) di Steven Spielberg

Incontri ravvicinati del terzo tipo (1977) di Steven Spielberg

Independence Day (1996) di Roland Emmerich

Intruders

InvaXön - Alieni in Liguria (2004) di Massimo Morini e Enzo Pirrone, con Fortunato Zanfretta

Mars Attacks! (1996) di Tim Burton

Men in Black (1997) di Barry Sonnenfeld

Men in Black II (2002) di Barry Sonnenfeld (sequel)

Roswell: lo sbarco degli alieni

Signs (2002) di M. Night Shyamalan

Space Vampires

Starman (1986) di John Carpenter



Fiction televisive [modifica]

Rappresentazione di un Grigio, un tipo di alieno popolare nella fictionAlcune fiction TV di fantascienza che hanno per tema gli UFO (in ordine alfabetico):



4400 (The 4400)

Alien Nation

Le fantastiche avventure dell'astronave Orion (Raumspatrouille)

Le creature del buio (Tommy Knockers), miniserie, 1993

Dark skies - oscure presenze (Dark Skies)

Una famiglia del terzo tipo (3rd Rock from the Sun)

Gli invasori (The Invaders)

Invasion

Megaloman (Megaroman)

Mork e Mindy (Mork and Mindy)

Pianeta Terra: cronaca di un'invasione (Earth: Final Conflict)

Power Rangers (The Power Rangers)

Project UFO

Roswell (Roswell High)

Seven Days

Smallville

Stargate SG-1

Starman

Star Trek

Taken

Threshold

UFO (UFO)

V - Visitors (V, V - The final battle) e Visitors (V)

X-Files (The X-Files)



Voci correlate [modifica]

Abduction

Centro Italiano Studi Ufologici (CISU)

Centro Ufologico Nazionale (CUN)

CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale)

Cinema di fantascienza

Extraterrestre

Gary McKinnon

Incidente di Roswell

Invasione aliena

Men in Black (ufologia)

Paradosso di Fermi

Oggetto sottomarino non identificato

Primo contatto

Teoria del complotto UFO



Altri progetti [modifica]

Commons

Wikimedia Commons contiene file multimediali su UFO



Collegamenti esterni [modifica]

Siti di organismi ufficiali

Sito del GEIPAN (Groupe d'Etudes et d'Informations sur les Phénomènes Aérospatiaux Non Identifiés), divisione del CNES (Centre National D'Etudes Spatiales) - il CNES è responsabile della politica spaziale della Francia in seno all'Europa che comprende tra l'altro il lancio dei vettori Ariane

Presentazione del GEIPAN presso il CNES

Siti ufologici

Centro studi UFO Locarno

Centro Italiano Studi Ufologici

Centro Ufologico Nazionale

UFO nel passato

Siti critici

Articoli sul sito del CICAP

Confutazione degli UFO nel passato

(EN) The Klass Files, raccolta di scritti di Philip J. Klass, uno dei più noti scettici sugli UFO

Documenti

(IT, EN) Database bibliografico sugli UFO



Estratto da "http://it.wikipedia.org/wiki/ufo"...

Categorie: Voci con citazioni mancanti | Acronimi | Fantascienza | Ufologia | Voci di qualità su sr.wiki

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Ultima modifica per la pagina: 14:57, 14 nov 2007. Tutti i testi sono disponibili nel rispetto dei termini della GNU Free Documentation License. Politica sulla privacy Informazioni su Wikipedia Avvertenze

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Wikipedia

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

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Il logo di Wikipedia Il logo della Wikimedia Foundation (EN)

« Wikipedia, the Free Encyclopedia » (IT)

« Wikipedia, l'enciclopedia libera »

(Slogan di Wikipedia)



Wikipedia è un'enciclopedia online, multilingue, a contenuto libero, redatta in modo collaborativo da volontari e sostenuta dalla Wikimedia Foundation, un'organizzazione senza fine di lucro.



È pubblicata in circa 250 lingue differenti (di cui circa 180 attive, quella in inglese è quella col maggior numero di voci) e contiene voci sia sugli argomenti propri di una tradizionale enciclopedia, che su quelli di almanacchi, dizionari geografici e di attualità. Il suo scopo è quello di creare e distribuire una enciclopedia libera, nel maggior numero di lingue possibili.



Wikipedia è uno dei dieci siti più visitati al mondo,[1] ricevendo circa 60 milioni di accessi al giorno. La caratteristica primaria di Wikipedia è il fatto che dà la possibilità a chiunque di collaborare, utilizzando un sistema di modifica e pubblicazione aperto.



Wikipedia contiene in totale più di 7 milioni di voci, 23 milioni di pagine, con 293 milioni di modifiche alle pagine e 7,3 milioni di utenti registrati.[2]



È nata il 15 gennaio 2001 come progetto complementare di Nupedia (un progetto con scopo analogo ma la cui redazione era affidata ad esperti). La Wikimedia Foundation ha successivamente dato vita a progetti complementari tra cui Wiktionary, Wikibooks, Wikisource, Wikispecies, Wikiquote, Wikinotizie e Wikiversità.



È curata da volontari seguendo un modello di sviluppo di tipo wiki, nel senso che le pagine possono essere modificate da chiunque. Uno dei principi alla base di Wikipedia il punto di vista neutrale[3] secondo il quale le opinioni presentate da personaggi importanti o da opere letterarie vengono riassunte senza tentare di determinarne una verità oggettiva. A causa della sua natura aperta, vandalismi ed imprecisioni sono problemi riscontrabili in Wikipedia.



Le voci di Wikipedia sono spesso citate dai mass media tradizionali e da istituti accademici. Wikipedia è rilasciata nei termini della licenza GFDL. L'edizione tedesca e una selezione di quella inglese sono state distribuite su compact disc e DVD, mentre di molte edizioni sono stati creati dei mirror online o dei progetti derivati.



Indice [nascondi]

1 Caratteristiche

1.1 Contenuto libero

1.2 Edizioni in lingua

2 Redazione

2.1 Linee di condotta

2.2 Autori

3 Valutazioni

3.1 Qualità

3.2 Comunità

3.3 Premi

4 Distribuzione

5 Storia

5.1 Wikipedia in italiano e le lingue minori

5.2 Software e hardware

6 Pronuncia di Wikipedia

7 Note

8 Bibliografia

9 Voci correlate

10 Altri progetti

11 Collegamenti esterni







Caratteristiche

L'obiettivo di Wikipedia è di creare un'enciclopedia libera ed universale, in termini sia di ampiezza che di profondità degli argomenti trattati. Wikipedia è stata descritta da uno dei suoi fondatori (Jimmy Wales) come uno sforzo per creare e distribuire una enciclopedia libera della più alta qualità possibile ad ogni singola persona sul pianeta nella propria lingua.



Wikipedia deriva il suo nome dalla composizione della parola wiki, termine hawaiiano che significa "veloce" e con cui viene chiamato un tipo di software collaborativo, e da pedia, suffisso di enciclopedia che in greco significa "insegnamento". Wikipedia, nelle intenzioni di Wales, dovrebbe raggiungere una qualità pari o migliore dell'Enciclopedia Britannica ed essere pubblicata anche su carta.



Su Internet esistono o sono esistiti molti altri progetti di enciclopedie. Alcuni si basano sulle consuete politiche editoriali di proprietà intellettuale sulle voci, come l'Enciclopedia Stanford di Filosofia o l'ormai defunta Nupedia, entrambe compilate da esperti. Siti web più informali, come h2g2 o Everything2, servono come guide generali le cui voci sono scritte e controllate da persone comuni. Progetti come Wikipedia, Susning.nu, e la Enciclopedia Libre, sono invece wiki le cui voci sono sviluppate da numerosi autori e in cui non esiste alcun processo formale di revisione. Wikipedia è diventata il più grande di questi wiki enciclopedici per numero di voci. A differenza di molte enciclopedie, il contenuto di Wikipedia è stato rilasciato sotto la licenza GNU Free Documentation License.



Wikipedia possiede un insieme di linee guida volte ad identificare quali tipi di informazioni siano adatte ad esservi inserite. Ad esse si fa spesso riferimento nelle dispute per decidere se un particolare contenuto debba essere aggiunto, rivisto, trasferito ad un progetto affine oppure rimosso.





Contenuto libero

Il logo del progetto GNULa GFDL, la licenza sotto la quale le voci di Wikipedia sono rese disponibili, è una delle molte licenze di copyright di tipo permissivo (copyleft), in quanto permette la redistribuzione, la creazione di opere derivate e l'uso commerciale del contenuto a condizione che si mantenga l'attribuzione agli autori e che il contenuto rimanga disponibile sotto la GFDL. Quando un autore contribuisce al progetto con materiale originale, i diritti d'autore rimangono in suo possesso ma egli acconsente a rilasciare la propria opera sotto la GFDL. Il materiale di Wikipedia può quindi essere distribuito a, o incorporato da, fonti che a loro volta usino questa licenza. Del contenuto di Wikipedia sono stati creati numerosi mirror o progetti derivati a partire da copie dei database.



Sebbene tutti i testi siano disponibili sotto la GFDL, una percentuale significativa di immagini e suoni in Wikipedia non sono liberi. Elementi come loghi aziendali, saggi di canzoni o foto giornalistiche protette da copyright sono usate con una rivendicazione di fair use (tuttavia, in alcuni paesi il concetto di fair use non è presente nel corpo legislativo, e quindi opere che contenessero questi elementi potrebbero essere inammissibili). Wikipedia ha ricevuto anche del materiale a condizione che non si possano produrre lavori derivati o che possa essere usato solo all'interno di Wikipedia. Alcune edizioni comunque accettano solo contenuti multimediali liberi da copyright.



Wikipedia è stata usata dai media, da membri della comunità accademica e da altri come strumento informativo principale o secondario. Alcuni organi d'informazione hanno citato le voci di Wikipedia come fonte usata per le proprie voci o le hanno segnalate tra le informazioni aggiuntive disponibili sul Web, in alcuni casi in modo reiterato. Secondo gli elenchi tenuti dai redattori di Wikipedia, le sue voci sono state citate con maggiore frequenza nei media di contenuto informativo, più raramente in studi accademici, libri, conferenze e aule giudiziarie. Ad esempio, il sito del Parlamento del Canada cita la voce inglese di Wikipedia sui matrimoni gay tra le letture consigliate riguardo il proprio progetto di legge C-38. Alcuni utenti curano la tenuta di liste (incomplete) dei casi in cui Wikipedia è stata citata come fonte.



Wikipedia può essere un utile strumento per l'osservazione e la misurazione del grado odierno di capacità di creazione di sapere di un paese, stato, nazione, continente, pianeta.





Edizioni in lingua

Le dieci maggiori versioni di Wikipedia sono le lingue:[4]



inglese - più di 2.000.000 voci.

tedesca - più di 631.000 voci.

francese - più di 550.000 voci.

polacca - più di 420.000 voci.

giapponese - più di 407.000 voci.

italiana - 371.853 voci.

olandese - più di 332.000 voci.

portoghese - più di 283.000 voci.

spagnola - più di 272.000 voci.

svedese - più di 247.000 voci.

Le altre versioni con più di 100 000 voci sono quelle nelle lingue:[4]



russa

cinese

finlandese

norvegese

Wikipedia comprende 187 edizioni in lingua con più di 100 voci a marzo 2007. In totale, il progetto Wikipedia comprende edizioni in 250 lingue per un ammontare complessivo di oltre 6,8 milioni di voci.



Le varie edizioni in lingua operano indipendentemente l'una dall'altra. Esse non sono vincolate ai contenuti presenti nelle altre, sono tenute unicamente al rispetto delle linee guida generali del progetto come il punto di vista neutrale. Tuttavia i testi delle voci e i contenuti multimediali sono spesso condivisi tra le varie edizioni, il primo attraverso le traduzioni, il secondo attraverso il progetto condiviso chiamato Wikimedia Commons. Le voci tradotte rappresentano una relativamente piccola percentuale di quelle presenti in ciascuna edizione.





Redazione

Wikipedia è costruita sulla convinzione che la collaborazione tra gli utenti possa nel tempo migliorare le voci, più o meno nello stesso spirito con cui viene sviluppato il software libero. Nel caso del software, se è libero, chiunque può prelevarne i sorgenti, modificarli e ridistribuirli, eppure solitamente i programmatori si limitano a proporre alcune modifiche agli autori, i quali le adottano oppure no a loro insindacabile giudizio. Wikipedia mantiene un approccio più ottimistico sulla bontà delle modifiche proposte: tutti coloro che visitano il sito di Wikipedia hanno la possibilità di creare o modificare una voce e vedere pubblicate all'istante le loro modifiche. Gli autori delle voci, che non devono avere necessariamente alcuna competenza o qualifica formale sugli argomenti trattati, sono però avvertiti che i loro contributi possono essere cancellati, o a loro volta modificati e redistribuiti da chiunque, nei termini della licenza e delle linee guida interne a Wikipedia. Le voci sono periodicamente controllate da un comitato di amministratori e le decisioni da prendere sul contenuto e sulle politiche editoriali di Wikipedia sono ottenute di norma per consenso[5] e in alcuni casi per votazione, sebbene in alcuni casi Jimbo Wales si sia riservato alcune decisioni.



Data la natura aperta di Wikipedia, spesso si verificano delle discussioni prolungate quando i partecipanti alla stesura di una voce non raggiungono un accordo, o talvolta delle guerre di edizione (dall'inglese edit war).[6] Alcuni membri delle comunità hanno descritto il processo di redazione in Wikipedia come un lavoro collaborativo, o un processo evolutivo di darwinismo sociale,[7] ma non tutti la ritengono una descrizione precisa del fenomeno. Le voci sono sempre aperte alle modifiche (tranne quando vengono protette a tempo determinato a causa di vandalismi o guerre di edizione) e non si dichiara mai conclusa la stesura di una voce.



Accade che alcuni utenti provino ad inserire delle informazioni malevole o goliardiche ma enciclopedicamente irrilevanti, o vandalizzino esplicitamente alcune voci, di norma le modifiche di questo genere vengono rimosse velocemente.



Gli utenti regolari spesso mantengono una lista di osservati speciali con le voci di loro interesse, per sapere immediatamente quali hanno subito delle modifiche dall'ultimo accesso e seguire le correzioni apportate giorno per giorno. Ciò consente di impedire il proliferare di false informazioni e spam e di tenersi aggiornati sulle opinioni di chi contribuisce alle voci espresse nelle pagine di discussione.



Grazie al principio wiki, tutte le modifiche alle voci di Wikipedia sono mantenute in una cronologia delle versioni accessibile a chiunque. Wikipedia perciò è anche la prima in assoluto tra le grandi enciclopedie ad offrire a chiunque la possibilità di osservare lo sviluppo nel tempo di una voce e di verificare se, come e dove il contenuto è stato oggetto di controversie. Persino le cancellazioni e gli altri vandalismi che una pagina subisce sono di norma visibili a tutti. Tutti i punti di vista contestati, espressi in un dato momento e successivamente cancellati, rimangono visibili a chiunque e forniscono informazioni complementari sull'argomento di cui è oggetto la voce e sul suo grado di controversia, aggiungendovi inoltre la dimensione temporale.





Linee di condotta

Wikipedia richiede ai propri collaboratori di osservare un punto di vista neutrale[3] quando scrivono e di non inserire alcuna ricerca originale, dal momento che un'enciclopedia è una fonte terziaria.



Il punto di vista neutrale, di per sé una linea di condotta non negoziabile, rende chiaro che l'obiettivo dell'enciclopedia è quello di presentare le dispute e descriverle piuttosto che impegnarsi per esse. Qualora fosse completamente raggiunto, Wikipedia non si troverebbe ad essere scritta sulla base di un singolo punto di vista "oggettivo" ma a presentare in modo imparziale tutti gli aspetti di una questione, attribuendoli in modo neutrale ai propri sostenitori. Questa politica impone che ciascun punto di vista debba ricevere una trattazione adeguata al suo seguito. Le opinioni e teorie inedite sono considerate ricerche originali, e non sono pubblicabili in Wikipedia. Le ricerche originali sono incompatibili con il concetto di enciclopedia e non possono essere presentate con un punto di vista neutrale.



I collaboratori di Wikipedia mantengono in più una varietà di politiche e linee guida minori. In contrasto con altri progetti di tipo wiki, come il Portland Pattern Repository di Ward Cunningham (considerato l'inventore del wiki), i wikipediani usano le cosiddette pagine di discussione[8] per discutere le modifiche alle voci, piuttosto che farlo all'interno delle voci stesse. I collaboratori di Wikipedia spesso modificano, spostano e cancellano le voci che sono considerate inadatte a una enciclopedia, come le definizioni da dizionario (per cui esistono progetti ad hoc come il Wikizionario) o testi da fonti originali. Spesso le varie edizioni di Wikipedia stabiliscono convenzioni stilistiche.





Autori

Su Wikipedia non vi sono distinzioni formali tra chi collabora al progetto: le decisioni sono idealmente prese raggiungendo il consenso tra coloro che sono coinvolti. Nel mese di settembre 2006, secondo i dati statistici sugli utenti attivi [9], 75.868 utenti hanno contribuito a Wikipedia con almeno cinque interventi ciascuno; di questi, oltre 53.000 nell'ambito delle tre edizioni maggiori, ovvero quelle in lingua inglese, tedesca e giapponese. Un gruppo ancora più attivo, composto da 9.915 utenti, di cui circa il 60% lavorava per le tre edizioni maggiori, ha fornito 100 contributi o più a testa nel corso del mese. Secondo Wikimedia, un quarto del traffico di Wikipedia proviene da utenti non registrati, che difficilmente diventeranno collaboratori.



I lavori di manutenzione sono svolti da un gruppo di volontari sviluppatori,[10] steward,[11] check user,[12] oversight,[13] burocrati[14] e amministratori,[15] che conta alcune centinaia di persone. Gli amministratori sono i più numerosi e godono dei privilegi tecnici di impedire la modifica delle voci, di cancellare e ripristinare le voci o di togliere in modo temporaneo o permanente ad alcuni utenti la facoltà di modificare Wikipedia, secondo quanto stabilito dallo statuto della comunità. Gli atti di vandalismo o le infrazioni più lievi alle linee guida possono comportare un avvertimento o un blocco temporaneo, mentre blocchi a lungo termine o permanenti in conseguenza di infrazioni prolungate e gravi sono decisi dalla comunità, da Wales o, come in alcune edizioni, da un comitato arbitrale.[16]



L'ex redattore capo di Wikipedia Larry Sanger ha affermato che avere la licenza GFDL come garanzia di libertà, è una forte motivazione a lavorare in una enciclopedia libera. In uno studio su Wikipedia come comunità, il professore di Economia Andrea Ciffolilli sostenne che il basso costo di transazione nella partecipazione ad un software wiki crea un catalizzatore per lo sviluppo collaborativo e che un approccio alla costruzione creativa incoraggia la partecipazione. Wikipedia è stata vista come un esperimento sociale di anarchia o democrazia. Il suo fondatore ha replicato che non è stata pensata come tale ma piuttosto ne è una conseguenza.[17] In una pagina a proposito del fare ricerche con Wikipedia, i suoi autori spiegano che Wikipedia è importante come comunità sociale. Cioè, agli autori di voci può venir chiesto di difendere o spiegare il loro lavoro e le discussioni sono immediatamente visibili. Le edizioni di Wikipedia contengono spesso anche uno sportello informazioni in cui la comunità risponde alle domande.





Valutazioni

La reputazione di Wikipedia come sistema di consultazione è spesso soggetta a discussioni: è stata da una parte elogiata per la sua libera distribuzione, libera compilazione ed ampia gamma di argomenti trattati, d'altra parte criticata per presunti pregiudizi sistemici (per cui sono privilegiate le voci di interesse per gli stessi collaboratori indipendentemente dalla loro oggettiva importanza), lacune su alcuni argomenti e mancanza di responsabilità ed autorità in rapporto alle enciclopedie tradizionali.



La qualifica di Wikipedia come enciclopedia è stata oggetto di discussioni, a maggior ragione da quando ha acquistato importanza. È stata criticata sulla base di una percepita mancanza di affidabilità, conoscenza ed autorità. Molti bibliotecari, accademici, redattori ed editori delle enciclopedie compilate in maniera più formale, la considerano di nessuna o limitata utilità come sistema di consultazione. Altri ritengono Wikipedia di qualità sufficiente in almeno alcune aree, tanto da vincere un test comparativo proposto da una rivista tedesca di informatica (la c't). Molti degli elogi le sono attribuiti per il fatto di essere sia a contenuto libero sia aperta alle modifiche di chiunque. I redattori stessi di Wikipedia sono stati piuttosto attivi nel valutare, sia positivamente sia negativamente, l'enciclopedia.



Altre critiche portate a Wikipedia riguardano inoltre l'avere un obiettivo irraggiungibile, l'essere superflua con un materiale largamente privo di credenziali e il permettere che vengano rappresentati aspetti moralmente offensivi.



Robert Cailliau uno degli scienziati che al CERN hanno ideato il web, ha detto:



« Rappresenta proprio ciò che non volevamo che diventasse il web »





questo perché Wikipedia concentra in un solo "luogo" un gran numero di informazioni, invece nelle menti degli ideatori vi era una struttura a rete, in qui la parte tecnica ma anche le informazioni fossero distribuite equamente sui sui nodi, in modo che se venisse a mancare uno di questi nodi non si formasse una voragine d'informazione [18].





Qualità

I critici ritengono che permettere a chiunque di scrivere renda Wikipedia un lavoro inaffidabile. Wikipedia non contiene alcun processo formale e sistematico di revisione e, dunque, di controllo dei fatti: gli stessi contributori potrebbero non essere esperti negli argomenti di cui scrivono. In una intervista dell'ottobre 2004, concessa al quotidiano inglese The Guardian, il bibliotecario e consulente per internet Philip Bradley dichiarò che non userebbe Wikipedia e che «non è a conoscenza di un solo bibliotecario che lo farebbe. Il problema principale è la mancanza di autorità. Per le pubblicazioni stampate, gli editori devono garantire che i loro dati siano attendibili in quanto il loro sostentamento dipende da ciò. Ma con qualcosa come questo, tutto ciò perde di significato.» (Waldman, 2004). In modo analogo, l'editore esecutivo dell'Enciclopedia Britannica, Ted Pappas, è stato citato sul The Guardian con queste parole: «Il presupposto di Wikipedia è che il continuo miglioramento porterà alla perfezione. Tale presupposto non è assolutamente dimostrato.» Nel discutere su Wikipedia come fonte accademica, Danah Boyd, ricercatrice presso la School of Information Management and Systems (SIMS) dell'Università della California a Berkeley, scrisse nel 2005 che «[Wikipedia] non sarà mai un'enciclopedia, ma conterrà una vasta conoscenza piuttosto valida per diversi scopi.» Alcuni articoli accademici sottoposti a revisione paritaria (peer review), come quelli pubblicati sulla rivista scientifica Science, hanno riportato dei riferimenti a voci di Wikipedia.



I circoli accademici non hanno avuto esclusivamente un atteggiamento sprezzante verso Wikipedia come sistema di consultazione. Le voci di Wikipedia sono state citate nelle enhanced perspectives (prospettive potenziate, ossia brevi descrizioni delle più recenti ed entusiasmanti ricerche scientifiche) disponibili on line sul sito di Science. La prima di queste prospettive che ha fornito un collegamento ipertestuale a Wikipedia è stata "A White Collar Protein Senses Blue Light" (Linden, 2002), e da allora dozzine di altre hanno incluso collegamenti a Wikipedia. Comunque questi collegamenti sono proposti al lettore come fonti supplementari, non come le fonti usate dall'autore dell'articolo, e le enhanced perspectives non sono pensate per servire, esse stesse, da materiale di riferimento.



In un articolo del 2004 chiamato L'Enciclopedia basata sulla fede (The Faith-Based Encyclopedia) l'ex editore dell'Enciclopedia Britannica Robert McHenry, criticò l'approccio wiki scrivendo:



« Per quanto vicina - in qualche punto della sua vita - al raggiungimento della credibilità, una voce di Wikipedia è sempre aperta a qualche ficcanaso poco informato o semi acculturato... L'utente che visita Wikipedia per apprendere qualche argomento, per confermare qualche dato di fatto, è piuttosto nella posizione dell'avventore di un bagno pubblico. Potrebbe essere palesemente sporco, così che egli sa di dover fare molta attenzione, o potrebbe sembrare discretamente pulito, così che egli potrebbe farsi cullare dal falso senso di sicurezza. Ciò che certamente non può sapere è chi ha usato i servizi prima di lui. »





In risposta a questa critica sono state fatte alcune proposte per fornire varie modalità al fine di indicare l'origine del materiale nelle voci di Wikipedia. L'idea è di fornire una provenienza della fonte (source provenance) su ciascun intervallo del testo di una voce, e una provenienza temporale (temporal provenance) per indicarne l'annata. In questo modo il lettore può conoscere chi ha usato i servizi prima di lui e quanto tempo la comunità ha impiegato per elaborare e giudicare le informazioni contenute in una voce allo scopo di fornire una calibratura sul "senso di sicurezza". Comunque, queste proposte riguardanti la provenienza sono abbastanza controverse.



Uno degli ideatori del progetto, Larry Sanger, ha criticato Wikipedia, alla fine del 2004, perché avrebbe, secondo lui, una filosofia anti-elitaria di attivo disprezzo per la competenza.



Il processo di redazione di Wikipedia presuppone che l'esposizione di una voce a molti utenti conduca, con il tempo di per sé, all'accuratezza. Facendo riferimento alla Legge di Linus sullo sviluppo open source, Sanger ha affermato in passato: «Dati sufficienti occhi, tutti gli errori sono superficiali». Joi Ito, personaggio di spicco del mondo tecnologico, ha poi scritto, a proposito dell'autorità in Wikipedia, che «sebbene dipenda un po' dall'argomento, l'interrogativo è se qualcosa sia con tutta probabilità vera quando provenga da una fonte il cui curriculum suoni autorevole oppure da una fonte che sia stata esaminata da centinaia di migliaia di persone (con la capacità di commentare) e sia sopravvissuta.» Al contrario, in un test informale sulla capacità di Wikipedia di individuare informazioni errate, l'autore sottolineò che il processo usato in Wikipedia «non è realmente un meccanismo in grado di verificare i fatti tanto quanto lo sarebbe un meccanismo di voto» e che un materiale che non apparisse apertamente falso verrebbe accettato come vero.



Wikipedia è stata accusata di insufficienza nella conoscenza a causa della sua natura volontaria e di riflettere i pregiudizi sistemici dei suoi collaboratori. Il redattore capo dell'Enciclopedia Britannica, Dale Hoiberg, ha commentato che «le persone scrivono di cose alle quali sono interessate, perciò molti argomenti non vengono coperti e le notizie di attualità sono trattate con molto dettaglio. [Nell'edizione inglese di Wikipedia] la voce sull'uragano Frances è lunga cinque volte tanto quella sull'arte cinese, e la voce sulla soap opera Coronation Street è lunga due volte tanto quella sul primo ministro inglese Tony Blair.» L'ex editore capo di Nupedia, Larry Sanger, affermò nel 2004 che «quando si tratta di argomenti relativamente specializzati (al di fuori degli interessi di molti dei collaboratori), la credibilità del progetto è molto irregolare».



Wikipedia è stata elogiata poiché, come wiki, permette alle voci di essere aggiornate o create in risposta ad avvenimenti di attualità. Per esempio, la voce sul maremoto dell'Oceano Indiano nella sua edizione inglese venne citata spesso dalla stampa poco dopo l'episodio. I suoi redattori hanno anche affermato che Wikipedia, come sito web è capace di includere voci su un più ampio numero di argomenti di quanto potrebbe fare un'enciclopedia stampata.



La rivista di informatica tedesca c't, nell'ottobre 2004, fece un confronto tra le enciclopedie Brockhaus Premium, Microsoft Encarta e Wikipedia. Degli esperti valutarono 66 voci in varie discipline. Nel punteggio complessivo, Wikipedia ottenne 3,6 punti su 5, la Brockhaus Premium ottenne 3,3 e Microsoft Encarta 3,1. In un'analisi sulle enciclopedie online, i professori della Indiana University, Emigh e Herring, scrissero che «Wikipedia apporta miglioramenti alle tradizionali fonti di informazione, specialmente per le aree in cui è forte, come tecnologia e avvenimenti d'attualità».



La rivista scientifica Nature nel 2005 riportava che le voci scientifiche in Wikipedia fossero comparabili in accuratezza a quelle presenti nell'Enciclopedia Britannica (sull'edizione inglese di Wikipedia erano stati riscontrati una media di 4 errori per voce contro i 3 della Britannica).



Alla fine del 2005 sorse una controversia dopo che il giornalista John Seigenthaler Sr. trovò che la sua biografia era stata vandalizzata. Ciò portò alla decisione di restringere (nella Wikipedia in inglese) ai soli utenti registrati la capacità di creare nuove voci.



Tra il 28 dicembre 2005 e il 10 gennaio 2006 l'edizione in lingua italiana di Wikipedia è stata sottoposta a un test da parte del settimanale L'espresso, che ha inserito quattro errori in altrettante voci dell'enciclopedia (Alvaro Recoba, Ugo Foscolo, Giovanni Spadolini, Georg Hegel) e ha inserito una voce del tutto inventata su un inesistente poeta di nome Carlo Zamolli. La voce Alvaro Recoba è stata corretta in poco più di un'ora. La voce Georg Hegel è stata corretta dopo dieci giorni. Le altre due voci contenenti gli inserimenti errati e la voce inventata sono state corrette solo dopo l'uscita del settimanale nelle edicole.



Come ulteriore esempio una voce intitolata Elia Spallanzani, del tutto inventata, inserita l'8 gennaio 2005 non è stata corretta fino al 19 maggio 2006: nel corso della procedura di cancellazione la voce è stata modificata in modo da chiarire che si trattava di una biografia immaginaria.



A conferma dell'affidabilità di Wikipedia, alcuni suoi utenti hanno evidenziato come importanti quotidiani abbiano usato Wikipedia come fonte, spesso però senza citarla.





Comunità

Wikipedia possiede una comunità di utenti che sono in proporzione pochi ma molto attivi. Emigh e Herring affermano che «pochi utenti attivi, quando agiscono in concerto con norme stabilite all'interno di un sistema redazionale aperto, possono raggiungere il controllo totale sul contenuto prodotto nel sistema, cancellando letteralmente diversità, controversie e inconsistenze, e omogeneizzando le voci dei collaboratori.» I redattori di Wikinfo, un progetto derivato da Wikipedia, sostengono analogamente che i contributori nuovi o controversi di Wikipedia sono spesso ingiustamente etichettati troll o utenti problematici e viene loro impedito di apportare modifiche. La comunità di Wikipedia è stata anche criticata per il fatto di rispondere alle lamentele riguardo la qualità di una voce consigliando a chi si lamenta di correggere la voce.





Premi

I premi vinti da it.wiki per il Premio WWW 2005Wikipedia ha vinto due premi importanti nel maggio 2004: il primo è stato un Golden Nica per le Comunità Digitali all'interno del Prix Ars Electronica di Linz in Austria, in cui annualmente sono consegnati premi nel campo dell'arte elettronica ed interattiva, dell'animazione al computer, della cultura digitale e della musica. Questo premio fu accompagnato da un finanziamento di 10.000 euro e da un invito a presenziare al PAE Cyberarts Festival di quell'anno. Il secondo è stato un Webby Award (premio annuale per i migliori siti web) proposto dalla giuria per la categoria "Comunità". Wikipedia è anche stata nominata per il premio della categoria "Migliori attività". Nel settembre 2004 l'edizione giapponese di Wikipedia ha ottenuto un Premio per la Creazione Web dalla Associazione Inserzionisti del Giappone. Questo premio, normalmente consegnato a singole persone che si sono distinte per il loro contributo al web in giapponese, è stato ritirato da un collaboratore di lunga data, per conto del progetto.



Wikipedia ha ricevuto plausi da fonti giornalistiche quali BBC News, USA Today, The Economist, Newsweek, BusinessWeek, il Chicago Sun-Times, Time Magazine e Wired Magazine.



A dicembre 2005 la Wikipedia in italiano ha ricevuto due premi nell'ambito del Premio WWW 2005, organizzato da Il Sole 24 Ore:



come miglior sito nella categoria Istruzione e Lavoro

il premio speciale Internet Educational assegnato in collaborazione con il Ministero per l'Educazione e le Tecnologie



Distribuzione

La home page della versione italiana del sito web Wikipedia.org Il DVD di de.wikiIl contenuto di Wikipedia viene distribuito in diverse modalità. A parte la distribuzione nella sua forma originale online, attraverso i siti ufficiali o i molti mirror creati su altri server web, anche le versioni stampate o pronte alla stampa di Wikipedia hanno ottenuto popolarità.



I cosiddetti WikiReader sono stati lanciati dalla Wikipedia tedesca nel tardo febbraio 2004 con il primo WikiReader sulla Svezia di Thomas Karcher. Hanno fatto seguito altri WikiReader preparati nel formato PDF o con le versioni stampate in preparazione per la vendita.



L'esempio tedesco è stato ripreso altrove per cui sono nati altri progetti WikiReader ad opera degli utenti cinesi, inglesi, francesi e polacchi.



Wikipress[19] mette in vendita un libro in brossura dell'edizione 2005-2006 comprensivo di un DVD.



Sono disponibili anche CD e DVD di Wikipedia. Il progetto tedesco di Wikipedia è stato il primo a rilasciarne una versione su questi supporti nel 2004; attualmente è giunto alla seconda edizione.



A partire da settembre 2007 anche il progetto in lingua italiana di Wikipedia è stato pubblicato in una versione in DVD, diventando così il secondo progetto wikipediano ad avere un'edizione su tale supporto. [20]





Storia

Per approfondire, vedi la voce Storia di Wikipedia.

« Compariranno nuovi tipi di enciclopedie confezionate con una rete di percorsi associativi che le collegano, pronte ad essere inserite in memex e qui ampliate. »

(Vannevar Bush, As We May Think, 1945)

Jimbo Wales, fondatore di WikipediaWikipedia prese il via come progetto complementare di Nupedia, un progetto per la creazione di una enciclopedia libera online le cui voci erano scritte da esperti attraverso un processo formale di revisione. Nupedia venne fondata il 9 marzo 2000 dalla società Bomis, proprietaria dell'omonimo portale di ricerca. Le figure principali erano Jimmy Wales, allora CEO della Bomis e Larry Sanger, editore capo di Nupedia e successivamente di Wikipedia. Sanger descrisse Nupedia come differente dalle enciclopedie esistenti per essere a contenuto aperto, senza limitazioni nella dimensione, poiché era sul web, e libera da pregiudizi per la sua natura pubblica e per la base potenzialmente larga dei suoi collaboratori. Nupedia aveva un processo di revisione delle voci in sette passi, eseguito da esperti scelti su varie discipline; ma in seguito ciò venne visto da molti come troppo lento per produrre un numero limitato di voci. La Bomis inizialmente studiò dei piani per recuperare il suo investimento attraverso l'uso di inserzioni pubblicitarie. All'inizio Nupedia fu rilasciata sotto la propria licenza Nupedia Open Content, che fu cambiata nella GNU Free Documentation License, prima della fondazione di Wikipedia, in seguito alle esortazioni di Richard Stallman.



Wikipedia venne formalmente lanciata il 15 gennaio 2001, come una singola edizione in lingua inglese sul sito Wikipedia.com. Già dal 10 gennaio però esisteva come servizio di Nupedia.com, per cui il pubblico poteva scrivere delle voci che potevano essere poi incorporate dentro Nupedia a seguito di una revisione. Poiché il Consiglio Consultivo degli esperti di Nupedia disapprovò il suo modello di produzione delle voci, venne rilanciata come sito web indipendente. La sua politica del punto di vista neutrale[3] fu codificata nei primi mesi di vita, e ricalcava una simile già esistente in Nupedia. Wikipedia guadagnò i primi collaboratori da Nupedia, dagli annunci su Slashdot e dalle indicizzazioni sui motori di ricerca. Per la fine del suo primo anno arrivò approssimativamente a 20.000 voci su 18 edizioni in lingua. Raggiunse 26 edizioni in lingua alla fine del 2002, 46 alla fine del 2003 e 161 alla fine del 2004. Nupedia e Wikipedia coesistettero finché i server della prima furono chiusi permanentemente nel 2003 e i suoi testi furono incorporati in Wikipedia.



Wales e Sanger attribuiscono il concetto dell'uso del wiki ai siti WikiWikiWeb o Portland Pattern Repository di Ward Cunningham. Wales menzionò di aver conosciuto tale concetto la prima volta da Jeremy Rosenfeld, un impiegato della Bomis che gli mostrò un wiki di Ward Cunningham nel dicembre 2000. Ma fu dopo che Sanger, nel gennaio 2001, seppe della sua esistenza da Ben Kovitz, un utente regolare di quel wiki, per cui propose a Wales la creazione di un wiki per Nupedia, che la storia di Wikipedia ebbe inizio. Accanto a Nupedia, durante i primi tempi della sua storia, esisteva il progetto GNUPedia, nato sotto un simile concetto di contenuto libero, anche se privo del sistema di produzione wiki. Successivamente cessò l'attività e il suo creatore, Richard Stallman, importante personalità del software libero, diede il suo sostegno a Wikipedia.



Denunciando la paura per la pubblicità commerciale e la mancanza di controllo in una Wikipedia percepita come anglocentrica, gli utenti della Wikipedia in lingua spagnola si separarono da Wikipedia per creare la Enciclopedia Libre[21] nel febbraio 2002. Quell'anno, più tardi, Wales annunciò che Wikipedia non avrebbe ospitato alcuna pubblicità e spostò il sito web su wikipedia.org. Altri progetti da allora sono nati da una separazione di Wikipedia per ragioni editoriali, come Wikinfo, che abbandonò il punto di vista neutrale a favore di molteplici voci complementari ognuna delle quali, su un determinato argomento, espone un punto di vista solidale.



Da Wikipedia e Nupedia fu creata la Wikimedia Foundation il 20 giugno 2003. Wikipedia e i progetti fratelli operarono sostenuti da questa organizzazione non-profit. Il primo progetto fratello di Wikipedia, In Memoriam: September 11 Wiki è stato un memoriale degli attentati dell'11 settembre 2001; Wiktionary, un progetto per la creazione di un dizionario, venne lanciato nel dicembre 2002; Wikiquote, una collezione di citazioni, una settimana dopo il lancio di Wikimedia; Wikibooks, una collezione di libri liberi scritti in modo collaborativo, il mese successivo. Da allora Wikimedia ha iniziato una serie di altri progetti.



Wikipedia ha tradizionalmente considerato il numero delle voci come un'indice dello stato del progetto. Nei primi due anni cresceva alla velocità di poche centinaia o meno di nuove voci al giorno. La Wikipedia inglese ha raggiunto il traguardo delle 100.000 voci il 22 gennaio 2003. Nel 2004 la crescita del numero di voci andava approssimativamente da 1.000 a 3.000 al giorno. Contando tutte le edizioni, si raggiunsero 500.000 voci il 25 febbraio 2004. Wikipedia ha raggiunto la sua milionesima voce, tra le 105 edizioni in lingua, il 20 settembre 2004.



Nel settembre 2007, la Wikipedia inglese taglia lo storico traguardo di 2 milioni di voci e quella in lingua italiana di 350000.





Wikipedia in italiano e le lingue minori

La versione in lingua italiana di Wikipedia, è soprannominata it.wiki ed è nata a maggio del 2001, sotto il nome a dominio di terzo livello it.wikipedia.org.



Nel 2003 nascono le Wikipedia in latino ed in occitano.



Ad aprile 2004 nasce la Wikipedia in sardo, poi ad ottobre, la Wikipedia in siciliano, a gennaio 2005 la Wikipedia in friulano e a seguire, nel corso del 2005, le wikipedie in corso, napoletano, romancio, veneto, e lombardo. Nel 2006 sono nate poi le edizioni in ligure, piemontese, francoprovenzale e tarantino. Nel 2007 è nata quella in emiliano-romagnolo.





Software e hardware

Server Wikimedia a Tampa, FloridaWikipedia è gestita esclusivamente da software open source che opera su alcuni cluster di server dedicati su piattaforma LAMP, dislocati principalmente in Florida. Il sistema attualmente in uso è la terza generazione di software a supporto dei progetti Wikimedia. In origine Wikipedia girava su UseModWiki di Clifford Adams (Fase I). All'inizio il software richiedeva l'uso del CamelCase per i collegamenti; più tardi fu possibile anche l'uso delle doppie parentesi quadre. Wikipedia iniziò a girare su un software wiki con estensioni PHP e database MySQL nel gennaio 2002. Tale software (Fase II) venne scritto espressamente per il progetto Wikipedia da Magnus Manske. Numerose modifiche furono applicate per migliorare le prestazioni in risposta alla crescente domanda. Il software Fase II venne quindi riscritto di nuovo, questa volta da Lee Daniel Crocker. Realizzata nel luglio 2002, la Fase III del software fu chiamata MediaWiki. Rilasciata sotto licenza GNU General Public License, è la piattaforma attualmente usata da tutti i progetti Wikimedia.[22]



Server Wikimedia ad AmsterdamWikipedia è stata gestita da un solo server fino al 2003, quando la configurazione fu espansa in un'architettura distribuita n-tier. Nel gennaio 2005 il progetto girava su 39 server dislocati in Florida. Questa configurazione prevedeva un singolo database server principale basato su MySQL e alcuni database server dipendenti, 21 web server per il software Apache e 7 cache server Squid per velocizzare il traffico. A luglio 2005 le dimensioni del cluster erano aumentate a più di 80 server. Ad agosto 2006 i server sono cresciuti fino a diventare 240.[23] La configurazione attuale comprende un cluster principale a Tampa, Florida, che ospita tutti i database server e alcuni cache server, e due gruppi di cache server destinati ad alleggerire il traffico europeo e asiatico, rispettivamente ad Amsterdam e Seoul, per un totale di circa 350 server.[24]



In funzione della loro provenienza geografica, le richieste sono gestite da un primo livello di server che contengono delle copie statiche delle pagine (squid cache). Tali server gestiscono la maggior parte del traffico del sito, costituito dalla lettura delle voci da parte di utenti non registrati, senza coinvolgere il livello appplicativo né il database. Le richieste che non possono essere soddisfatte dalla squid cache sono invece inviate ai server dedicati al bilanciamento del carico che a loro volta inoltrano la richiesta ad uno dei web server Apache. Su tali server applicativi viene effettuato il rendering della pagina richiesta a partire dai dati contenuti nel database. Ulteriori livelli di cache e replicazione dei dati consentono di ridurre al minimo il peso di ciascuna richiesta. Server separati sono dedicati alla gestione delle immagini e dei file multimediali, così come ad altre attività di servizio, monitoraggio, ecc.[25]





Pronuncia di Wikipedia

In inglese si dice normalmente [ˌwɪki'piːdiə] o [ˌwiːki'piːdiə], ma non esiste una pronuncia ufficiale. Una breve indagine tra i wikipediani italiani e internazionali ha portato alla luce che ognuno lo pronuncia a modo suo. Tuttavia, le pronunce più utilizzate in italiano sono:



uikipìdia, IPA [wiki'piːdja]

uikipèdia, IPA [wiki'pɛːdja]

uikipedìa, IPA [wikipe'diˑa]

uaikipìdia, IPA [waiki'piːdja]

vikipìdia, IPA [viki'piːdja]

vikipèdia, IPA [viki'pɛːdja]

vikipedìa, IPA [vikipe'diˑa]

vaikipìdia, IPA [vaiki'piːdja]

Adattando all'italiano la pronuncia inglese, i più pronunciano uìki ['wiːki] la parola wiki. In hawaiano (dove il termine significa "veloce"), la consonante iniziale della parola è per la precisione un'approssimante labiodentale sonora ([ʋ]), suono intermedio tra [v] (l'iniziale dell'italiano voto) e [w] (l'iniziale dell'italiano uomo), che ricorre nella pronuncia d'una consistente minoranza degli italofoni come una delle possibili R mosce (la cosiddetta èvve, ma non la sua variante velarizzata). La pronuncia hawaiana giustifica perciò anche la pronuncia italiana vìki ['viːki], sebbene l'idioma parlato in quelle isole non conosca affatto la fricativa labiodentale sonora ([v]) dell'italiano.



Per quanto riguarda -pedia, lo stesso suffisso di enciclopedia, la pronuncia più normale in italiano dovrebbe chiaramente essere pedìa [pe'diˑa].



Per il nome completo della presente enciclopedia, le opzioni di pronuncia meglio giustificabili in contesto italiano sono dunque uikipedìa [wikipe'diˑa] e, in secondo luogo, vikipedìa [vikipe'diˑa], quest'ultima probabilmente preferibile se si considera che in italiano la lettera w è generalmente percepita come una consonante. La pronuncia italiana anglicizzante (o pronuncia inglese italianizzata) uikipìdia [wiki'piːdja], meno integrata nel sistema linguistico dell'italiano, è tuttavia estremamente diffusa, benché poco conforme allo spirito costituzionalmente internazionalistico e linguisticamente democratico del progetto. Le rare varianti con [wai-] o [vai-], iperanglicizzanti, saranno preferibilmente da evitare.





Note

^ Fonte Alexa.com (dettagli) - agg. 15 giugno 2007. Il Rapporto Nielsen-netratings (febbraio 2007) indica Wikipedia all'ottavo posto fra i siti internet maggiormente visitati in Italia.

^ (EN) Wikistats

^ a b c (EN) Neutral point of view - Meta

^ a b Wikipedia.org

^ (EN) Consensus - Meta

^ (EN) Edit-wars - Meta

^ (EN) Darwikinism - Meta

^ (EN) Talk page - Meta

^ Statistiche it.wikipedia

^ (EN) Developers - Meta

^ (EN) Stewards - Meta

^ (EN) CheckUser policy - Meta

^ (EN) Hiding revisions - Meta

^ (EN) http://meta.wikimedia.org/wiki/bureaucra... Bureaucrat - Meta]

^ (EN) Administrator - Meta

^ (EN) Arbitration Committee - Meta

^ (EN) Mailing list di en.wikipedia - Lettera di Jimbo Wales

^ Wikipedia: “ciò che non volevamo”

^ WikiPress

^ DVD di Wikipedia in lingua italiana

^ (ES) Enciclopedia Libre

^ (EN) Wikipedia Technical FAQ

^ (EN) Wikimedia servers - MetaWiki

^ (EN) Wikimedia architecture, aprile 2007.

^ Wikipedia: Site internals, configuration, code examples and management issues (the workbook), aprile 2007



Bibliografia

Jane Koblas. Oltre Wikipedia. I wiki per la collaborazione e l'informazione. Sperling & Kupfer, 2007. ISBN 8820042770

Cristina Ortolani. Wikipedia. L'enciclopedia sul Web. IALweb, 2007. ISBN 8889563222

Wikipedia: il caos e l'ordine, in n+1, giugno 2006

Don Tapscott, Anthony D. Williams. Wikinomics. La collaborazione di massa che sta cambiando il mondo, collana Economia e storia economica, 2007, ISBN 9788845313844

In inglese

L. Buriol, C. Castillo, D. Donato, S. Leonardi, S. Millozzi. Temporal analysis of the Wikigraph (pdf), in Proc. of the Web Intelligence Conference, Hong Kong, 2006

A. Capocci, V. Servidio, F. Colaiori, L. Buriol, D. Donato, S. Leonardi, G. Caldarelli. Preferential attachment in the growth of social networks: the case of Wikipedia (pdf), Phys. Rev. E, 74:036116, 2006

Jim Giles. Internet encyclopaedias go head to head, Nature, 438:900–901, 2005

Kurt Jansson. Wikipedia. Die Freie Enzyklopädie. Lettura al 19 Chaos Communications Congress (19C3), Berlino, 27 dicembre 2002. Descrizione on line.

A. Lih. Wikipedia as participatory journalism: reliable sources? (pdf), in Proc. 5th International Symposium on Online Journalism, Austin, Texas, 2004

Oded Nov. What Motives Wikipedians?, in Communications of the ACM, November 2007/Vol. 50, No. 11

Melanie Remy. Wikipedia: The Free Encyclopedia. Online Information Review. v.26, n.6, 2002, pp.434.

Larry Sanger, The Early History of Nupedia and Wikipedia: A Memoir, nel sito Slashdot, consultato il 23 maggio 2007

B. Stvilia, M. B. Twidale, L. C. Smith, L. Gasser. Assessing information quality of a community-based encyclopedia (pdf), in Proc. ICIQ 2005, pages 442–454, Cambridge, MA, 2005

F. B. Viegas, M. Wattenberg e K. Dave. Studying cooperation and conflict between authors with history flow visualizations (pdf). In Proceedings of SIGCHI, pages 575--582, Vienna, Austria, 2004. ACM Press.

J. Voss. Measuring Wikipedia (pdf), in Proc. ISSI 2005, Stoccolma, 2005

D. M. Wilkinson e B. A. Huberman, Assessing the value of cooperation in Wikipedia (pdf), laboratori Hewelett Packard, Palo Alto, California, 22 febbraio 2007

Per una bibliografia allargata si veda anche s:L'enciclopedia collaborativa Wikipedia - origini, influenze, pratiche odierne/Bibliografia (tesi di laurea) su Wikisource





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